Se avete 2 minuti, leggetevi da Maratona ad Atene.
martedì 31 ottobre 2006
domenica 29 ottobre 2006
ventuno e novantasette
Pubblicato da Cristina alle 13:25
..e stavolata ho sentito anche tutti i 97 metri!!
All'inizio di settembre ho fatto la prima mezza maratona e prima di partire avevo due obbiettivi: finirla e in meno di due ore.
Quella gara, me ne rendo conto solo ora, l'avevamo preparata veramente bene: ripetute, correvo a giorni alterni, molti percorsi lunghi; m'ero anche misurata un percorso di 20 km (non era pianeggiante, anzi tutto il contrario) e l'avevo fatto un paio di volte alcuni giorni prima, impiegandoci un paio d'ore.
Poi la gara: i primi 18 km volano e mi presento all'arrivo dopo 1 ora e trequarti circa dalla partenza; sono stanca ma contenta, soprattutto mi sento bene.
Seconda mezza maratona dopo un paio di settimane e inizio a fare fatica.
Oggi, dopo un mese in cui ho corso poco, vado ad iscrivermi, pensando che già lo so quanto è faticoso correre per ventun chilometri, che già l'ho fatto due volte, cosa sarà mai, ci metterò di più, ma di certo arrivo, ecc...SBAGLIATO!
I chilometri sono sempre gli stessi, sono io che non sono quella di due mesi fa.
Si parte e siamo mescolati con quelli che fanno 12 km, quindi si va abbastanza veloci, valuto che ogni 5 minuti passo il cartello che segna i chilometri, quindi vado più o meno come le altre mezze maratone.
Va abbastanza bene, ma non mi sento di provare ad andare più forte, infatti se qualcuno mi sorpassa non ci penso per niente a stargli dietro.
Dopo il bivio dove quelli dalla 12 tornano indietro, intorno a me non ci sono molte persone, anzi ad un certo punto mi sorpassa l'ambulanza e questa cosa non mi piace, guardo la ragazza di fianco a me e ci scambiamo un paio di parole d'incoraggiamento.
Arrivo a metà gara in un'ora, faccio un paio di conti e più o meno ci siamo, anzi decido di andare a prendere l'ambulanza e dopo un quarto la sorpasso.
Ogni tanto faccio un check up: il ginocchio non protesta, i piedi stanno bene, respiro abbastanza regolarmente, però non ce la faccio ad andare più veloce, inizio a pensare che sarebbe bello se all'improvviso davanti a me ci fosse l'arrivo.
Al cartello del sedicesimo chilometro do ascolto ad una vocina che avevo fatto finta di non sentire da un paio di chilometri: sono veramente stanca, il ginocchio e l'anca protestano, fanno sentire che ci sono e hanno tirato il freno a mano.
Raggiungo un compromesso: do ascolto a tutti i doloretti ma si va tutti insieme all'arrivo correndo.
Vedo il cartello dei 21 e l'arrivo, mancano 97 metri e ce l'ho fatta.
Dopo un anno che corro, non so se tre mezze maratone sono troppe, di certo l'ultima m'ha presentato un conto un pò salato.
sabato 28 ottobre 2006
Pronti partenza e via
Pubblicato da Cristina alle 15:03
Domani gara! Mezza maratona con qualche acciacco.
Inizio a cercare i pantaloncini e i calzini da stasera, perchè al mattino non trovo mai niente e devo valutare bene con cosa correre, non è freddo ma da una settimana qui sembra di camminare in mezzo ad una nuvola: nebbia nebbia e solo nebbia, per me è arrivata l'ora dei pinocchietti e delle maglie con le maniche.
Sono contenta e incosciente? In questo periodo ho corso molto meno ed in modo del tutto improvvisato, quindi non so come andrà a finire domani; so però che mi piacerà svegliarmi presto domani mattina, ricontrollare per l'ultima volta se ho preso tutto, iscrivermi, attaccare il numero con le spille da balia, aspettare la partenza correndo qua e là per scaldarmi un pò....
e poi...BANG e VIA!
giovedì 26 ottobre 2006
30 minuti.....part 2
Pubblicato da Giovanni alle 13:34
...30 minuti è ancora il massimo che riesco a correre senza sentire di nuovo il fastidio all'anca. Visto che non passo molto tempo a correre, ho tempo per vedere un po' come impostare la preparazione (la chiamiamo così?), per il 2006-2007.
Sto guardando un po' quelle cose con nomi strani: SAN, SAE, CAE, VO2max, Test vari, preparazioni atletiche, ecc. Chissà che prima o poi non ci capisca qualcosa.
....alla prossima.
martedì 24 ottobre 2006
Prove generali
Pubblicato da Cristina alle 21:16
Domenica non ha piovuto, così almeno una delle cose che avevo programmato di fare, l'ho fatta: è qui sopra, basta strizzare un pò gli occhi e più o meno il percorso è chiaro (per chi è della zona).
Il bilancio è un pò confuso: non so quanti chilometri sono, ma ho mantenuto il mio passo da crociera, cioè costante e piano (alla faccia delle ripetute fatte quest'estate! Chi va piano va sano e va lontano), il ginocchio da fastidio solo nelle discese molto ripide (in questo percorso ce ne sono due).
Le reggo le due ore della gara di domenica? Bo?!
Probabilmente se vado a dormire un pò prima delle 4 sabato prossimo, le possibilità aumentano, magari evito anche il cubalibre (e soci) della buona notte ...
Per le scarpe ormai la stagione prosegue con quelle con il pollice che si affaccia: tra scarpe al gel, mega-ammortizzanti, pranoterapeutiche, areggiate, autopulenti, ecc..inizio a non capirci molto.
Ogni azienda produttrice ha il suo bel sito dove propone un test per trovare la scarpa ideale per il mio piedino, metto la mia altezza, il peso, quanto corro e dove, a che velocità e mi compaiono davanti le candidate, fotografate da almeno due punti di vista..tutte ovviamente della nuovissima e recentissima collezione autunno/inverno 2006/2007 (over € 100,00).
Ma qualcuno me lo sa dire le mie ASICS RAVE RUNNER TN546 andavano bene per il mio modo di correre? Non è colpa loro se sono di qualche stagione passata, se le ho prese anche se sulla scatola c'era scritto "only for men", perchè calzo un banale, ma sopratuutto unisex, numero 40!
Le presunte scarpe "only for women" hanno il pregio di essere preferibilmente rosa e io odio il rosa..
Mi sono anche incastrata sui colori: perchè non ci sono molte scarpe da running verdi (adoro tutto quello che è verde), mentre il blu ed il celeste vanno per la maggiore? Il verde va bene solo per il trecking? Mi sfugge il senso del marketing cromatico: di certo ho capito che infilerò i piedi in tutte le scarpe (maschile e femminili, di qualunque colore siano), finchè non sarà il piede a scegliere la scarpa e non viceversa.
Se anche la trovassi in questi giorni non farei in tempo ad addomesticarla prima di domenica, quindi care "Rave runner" fate le brave, anche se vi ho maltrattato parecchio, perchè v'ho portato a tutte le gare e ci siamo divertite insieme (le Puma blu, sono rimaste quasi sempre a casa e sono uscite solo per gli allenamneti), magari non vi hanno pensato as hoc per me, ma se vi hanno chiamato RUNNER di certo un motivo ci sarà...anche se siete di una generazione precedente al gel (ma quanto precedente?).
Concludo questo post molto confuso (ormai parlo con le scarpe, speriamo che non mi rispondano mai) rassicurando tutte le aziende produttrici di scarpe (specialmente quelle citate): nessun runner vero mi prenderà mai sul serio e crederà a quello che scrivo, quindi non arrabbiatevi troppo.
sabato 21 ottobre 2006
Niente da dire
Pubblicato da Cristina alle 13:56
Niente di particolare da dire, ma ho ancor meno da fare questo pomeriggio, quindi rileggo quello che ho lasciato alcuni giorni fa...e vediamo cosa ho combinato.
Poco: non ho comprato le scarpe nuove, non ho pagato la quonta d'iscrizione in piscina (ma tanto da quella non si scappa), ho corso mercoledi sera, la mattina mi stiracchio un pò di più quando scendo dal letto (vale come stretching?)..
Ho visitato una marea di siti di medici, di paramedici e di ipocondriaci vari, il risultato è stato il caos totale e uno stato d'ansia: ogni volta che leggo di un possibile dolore lo sento (lo giuro) e la metà delle parole la devo cercare sul vocabolario, perchè i libri di anatomia non sono mai stati la mia lettura preferita.
Per ora l'ipotesi che più mi piace è quella secondo cui qualcosa si è infiammato dietro al coscia, per il carico di lavoro che è aumentato parecchio in questi mesi e per il fatto che (come m'ha detto un tizio che ha fatto un pò di chilometri con me durante una gara) ho una "leggera pronazione del piede destro", questo infastidisce il ginocchio.
Per ora evito di correre troppo, anche perchè il tempo è peggiorato e piove.
Quando corro cerco di capire se posso gestire questo fastidio e per quanto tempo posso insistere.
Proviamo a fare così: se domani non piove, vado a fare una corsa lunga tutta pianeggiante, valuto quanto tempo ci metto e come sto durante e dopo, poi decido se me al sento di correre domenica prossima.
Quindi domani: SOLE! Grazie.
E per un pò basta parlare di infortuni e arti cigolanti (speriamo)
mercoledì 18 ottobre 2006
Ortografia
Pubblicato da Cristina alle 21:30
Garantisco l'ortografia solo delle parole italiane, per l'anglosassone abbiate pazienza (chiaro Giovanni?) e poi l'H è muta..quindi passiamo alle cose importanti.
Volevo raccontare della corsa di questa sera, del fatto che se non faccio discese ripide e mantengo un'andatura costante, ma non troppo sostenuta, va tutto bene..
Invece annuncio ufficialmente che, tra le foto pubblicate sul sito della società sportiva che ha organizzato la gara a cui ho ultimamente partecipato, ci sono anche io che arrivo con il pettorale N.307. Non è una foto da copertina, ma me ne vanterò a lungo, senza farla vedere troppo in giro, la userò come prova per dire: io c'ero. Si vede un pò di fatica, ma non troppa..peccato sembri che abbia la testa attaccata direttamente sulle spalle, ma correvo con una maglia a collo alto perchè avevo un pò di mal di gola ed altro..
Dimenticavo l'ultima cosa: attenti uomini stiamo arrivando..girl power, abbiamo cominciato più tardi, quindi possiamo solo migliorare!
30 minuti
Pubblicato da Giovanni alle 21:14
Lunedì sera ho corso 30 minuti. E' la prima volta da settimane che riesco a correre così tanto senza avere problemi.... finalmente!
Per di più m'è toccato farlo su quel terribile treadmill "di scorta" che hanno in palestra, gli altri 2 (technogym) erano occupati da ometti e donnine impegnati a "bruciare" il grasso.
Il tappeto cigolava periodicamente, ed io ogni volta controllavo che non fossero le mie "giunture".
Alla fine è andata, ho camminato un po', ho fatto un po' di stretching (che si scrive così, capito Cristina?), e poi tutti a nanna.
Alla prossima.
martedì 17 ottobre 2006
Brr Brr..
Pubblicato da Cristina alle 19:43
Freddo freddo freddo...inizia ad essere freddo!
Mi sento tutta rattrappita, tengo il collo dentro alle spalle come una tartaruga, il sole non tramonta, ormai collassa.
Esco per andare a correre con la maglia a maniche corte, perchè ancora credo che sia caldo, l'aria ha un buon odore e la temperatura è stimolante, la superficie del corpo è calda quando corro, il freddo passa sopra ma non entra, si ferma sulla pelle, però appena mi fermo le braccia si gelano insieme alla maglia che si appiccica addosso.
Allora è proprio arrivato l'autunno...
Ieri sera ho corso per un'oretta circa, niente di impegnativo: ma le sensazioni non sono state eccezionali. A parte il buio e la convinzione che sta diventando difficile fare qualcosa di specifico per poter fare l'ultima gara a fine ottobre, mi manca la possibilità di decidere all'ultimo momento se correre o no e cosa fare (questo perchè ogni uscita potrebbe essere l'ultima della stagione); ho dovuto rinunciare ai percorsi più lunghi che preferisco, ormai posso correre quasi solo in pista o sui marciapiedi.
Ma la sensazione più fastidiosa è stato il ritorno del ginocchio dolorante: quando sono sulla via del ritorno e solo quando faccio una discesa mi fa male un pò la parte esterna del ginocchio destro, è una sensazione non un dolore vero e proprio mentre corro o cammino; quando invece affronto una discesa sento un pò di dolore e di sua iniziativa il ginocchio mi avvisa che non vuole piegarsi troppo.
Appena ricomincia un tratto pianeggiante passa piano piano, mentre in salita il ginocchio è tranquillo e non protesta.
Ho cercato informazioni e per ora ho pensato:
- di cambiare scarpe (non sono vecchie ma quella destra ha addirittura un buco sulla punta e questo vorrà pur dire qualcosa)
- di curare di più lo stretcing, (sarà una fissa, ma l'umindità di questi giorni, mi fa sentire come se fossi tutta legata)
- di rassegnarmi a tornare in piscina/palestra (mi sono procurata oggi gli orari e soprattutto LE NUOVE TARIFFE!!! per la stagione 2006/2007 e ho deciso che a fare la doccia ci metterò non meno di mezzora e gli chiederò di fornirmi almeno il bagnoschiuma, per ammortizzare le spese)
- di documentarmi un pò gironzolando su internet, per cercare di capire da dove viene questo fastidio. In effetti è il ginocchio che fa male ma sento qualcosa di contratto appena sotto il gluteo destro, come se ci fosse qualcosa che fa fatica a stendersi..indagherò e chiederò consigli.
Nel frattempo voglio voglio voglio voglio fare la mezza maratona di Falconara Marittima..mi riposerò dopo..(adesso ho anche imparato come si creano i link!!)
lunedì 16 ottobre 2006
Attenzione! Piu' si ingrassa e piu' cala l'intelligenza.
Pubblicato da Giovanni alle 18:07
Avete letto l'articolo comparso su Yahoo?
Per quelli che "masticano" un po' di inglese, lo si può leggere anche sul Sunday Telegraph.
....un altro buon motivo per correre!
..quel doloretto... ma che sarà?
Pubblicato da Giovanni alle 13:47
Se avete qualche dolore che vi assilla, e volete indagare un po' per capire cos'è, provate su Sportsinjuryclinic. Nel mio caso, per il fastidio all'anca, ho trovato un paio di "soluzioni":
1) Hip bursitis (infiammazione dell'anca): sembra che colpisca particolarmente gli ultra-pronatori. I sintomi sono:
- Pain on the outside of the hip which is worse during running
- Pain when you press in on the outside of the hip
- Intense pain and swelling on the outside of the hip
- Pain which radiates down the thigh at night
2) Inflammation and calcification of the greater trochanter (infiammazione e calcificazione del grande trocantere): per chi non lo sa (io non lo sapevo), il trocantere è una delle sporgenze della parte prossimale (cioè quella in alto) del femore. In effetti i sintomi assomigliano di più:
- Pain on the upper part of the femur (thigh bone).
- Pain when you press your leg outwards against resistance.
- Pain when you push in on the greater trochanter.
A questo punto sarebbe interessante capire se sono un ultra-pronatore.
domenica 15 ottobre 2006
Ci vuole di più a disegnare la cartina...
Pubblicato da Cristina alle 15:26
La cartina l'ho fatta io e si vede, comunque procuratevi una lente di ingrandimento e poi la legenda è molto semplice: il bollo verde è il punto di partenza e di arrivo, seguite le frecce giganti ed in circa un'ora si va e si torna.
Ci sono salite e discese, ma non ho trovato un modo per segnalarle nella mappa, senza fare troppi pasticci: tanto anche se lo sai prima che c'è..la salita è sempre salita.
Questo è in assoluto il percorso che preferisco, non l'ho mai misurato, di certo sono un pò più di 10 km, ma molto molto meno di 20.
Meglio farlo quando c'è ancora il sole e niente musica nelle orecchie: bisogna sentire se arriva qualche macchina, perchè, anche se ne passano poche, non ci sono molti marciapiedi su cui salire, in pratica si corre in strada; è abbastanza ombreggiato e con un bel panorama.Niente cani significativi, solo un paio, grandi come un Trudy, fanno un sacco di rumore ma non credo che abbiano mai assaggiato dei polpacci.
venerdì 13 ottobre 2006
Random
Pubblicato da Cristina alle 20:23
Ero rimasta ad un ginocchio un pò dolorante. E' stato il dolore di un giorno e ora è passato, mi comporto e corro come se in queste settimane mi fossi allenata con la stessa frequenza di questa estate: purtroppo non è così e un pò lo sento.
Mi da fastidio ogni tanto quando vado in discesa..e su come odio le discese avrei tanto da scrivere!
Ieri sera ho fatto un'oretta di corsa ed è stata l'unica della settimana finora, forse è un pò poco, anche perchè con la coda dell'occhio sbircio un mezza maratona a fine ottobre, sarà anche tutta pianeggiante, ma a me sembra sempre lunga anche solo a guardarla sullo stradario di Tuttocittà.
C'è poco da fare: rinunciare o provare a riprendere un certo ritmo, aspettandomi comunque un paio d'ore molto faticose.
Questo blog arriva dopo un anno che corro, quindi le cose che ho fatto, anche se me le ricordo quasi tutte, mi vengono in mente a caso e non ne vogliono sapere di stare in fila; continuo a raccontare quello che mi è capitato, ma nessuno lo prenda come una tabella di allenamento da seguire.
Per me è difficile addirittura parlare di allenamento: non dico mai che vado ad allenarmi, dico sempre semplicemente che vado a correre, se un pò di criterio e di ordine nelle corse di questa estate c'è stato e per questo sono riuscita a correre finora due mezze maratone, non me ne assumo nessuna responsabilità..
Avviso solo che, se si inizia a cercare su internet, sui giornali o sui manifesti se ci sono delle gare da fare nelle vicinanze, ormai non c'è speranza: correre sarà sempre faticoso (non importa quanto siamo allenati), ma gareggiare è diventato troppo divertente per rinunciarci.
Non intendo dire che vado per vincere, non gareggio mai contro gli altri, non guardo, quando corro, quante persone mi sorpassano, la prima persona con cui gareggio sono io, sto a sentire come corro e come mi sento. Il tempo che ci impiego a terminare un percorso per me è assoluto, non lo metto subito a confronto con quello degli altri..semmai questo lo faccio nei giorni successivi, quando qualcuno mi chiede "quanto sono arrivata", anche perchè per me è difficile capire, mentre corro, se ci sono più persone davanti o dietro di me.
Parto ogni volta per fare una cosa semplicissima: arrivare, a volte arrivo più velocemente, altre un pò più stanca.
Rispetto agli uomini, le donne che corrono sono molto poche e per questo ogni tanto capita che qualcosa l'abbia anche vinta (poche cose e ormai ho mangiato e bevuto tutto).
Scherzando all'inizio dicevo che correvo per portare a casa la lonza e quando l'ho portata a casa davvero è stato strano, ma ancora meglio è stato conservare il pettorale della prima mezza (ero il N.123) rinunciando senza rimpianto al premio di partecipazione.
Domani o domenica si corre, dove? Non lo so ancora, non ho trovato gare da fare, magari approfitto del caldo dell'autunno per fare un giro lungo piano piano, uno di quelli che facevo questa estate e per i quali ora, dopo il lavoro, è troppo buio.
Il buon giorno si vede dal mattino
Pubblicato da Giovanni alle 12:42
Il mio primo post poteva descrivere una bella gara o un piacevole allenamento, invece mi tocca parlare del mio recupero. Mi sto riprendendo dal mio piccolo infortunio: un dolore all'anca destra che si presenta durante e dopo la corsa.
La ricetta: stretching, riposo, potenziamento muscolare ecc.... vedremo.
Per ora corro solo sul treadmill, non più di 10 min e 2 volte la settimana.
Le sensazioni sono buone, ma il fastidio è lì in agguato.
Tornerò a correre la mezzamaratona?
martedì 10 ottobre 2006
...to be continued
Pubblicato da Cristina alle 21:21
Cosa fai se a fine agosto, mentre corri, ti accorgi che non hai più il fiato corto, che sei arrivata in c**o al mondo e senti che ce la fai di sicuro a tornare?
Pensi: e adesso? Mi accontento?
Una voce (di sicuro un matto) intanto inizia a dire che per la prossima stagione ci iscriveremo con una società e faremo delle gare; quindi bisogna mantenere un pò di allemanento, ma come si fa?
Mumble mumble...
Nel frattempo continuo a correre, mentre quella voce continua a dire che, se non mi decido, alla fine non farò niente.
Ma ancora non fa freddo e fuori sto bene, tergiverso e temporeggio ancora un paio di mesi, non avendo una grande confidenza con le palestre, poi per dicembre mi sono trovata un corso in piscina che mi piace e sto in ammollo per alcuni mesi, consumando i miei ingressi.
Aprile e ancora 'sta primavera non arriva.
Quando ricomincio a correre sembra che mi ricordi come si fa e ritorno a gironzolare qua e là piano piano.
Il solito matto insiste con la società e le gare, intanto corro, già ricominciare è stato faticoso: l'agonismo è un'impresa!
Invece un pomeriggio mi ritrovo a fare la visita da un medico sportivo e già ho l'elenco delle gare da fare: il matto non era matto del tutto.
Ma già c'avevo messo del mio: una gara l'avevo trovata e fatta da sola; non potevo non andarci, l'avevano organizzata lungo uno dei percorsi in cui corro di solito.
Così domenica 7 maggio verso le 8 mi presento al Parco Belvedere di Posatora, sbircio quello che fanno gli atri, pago la quota di iscrizione alla mia gara non competitiva di 9 km (dopo consulto telefonico con il mio "assistente sportivo" che mi ha fatto scartare la passeggiata ecologica di 4 km), guardo dove si va a ritirare il premio di partecipazione e alle 9 si parte.
Parto piano ed in fondo, perchè non si sa mai quanto possono essere lunghi 9 chilometri.
Mi sorpassa un sacco di gente che non solo è velocissima, ma che poco dopo mi sfreccia accanto in direzione contraria: già questi arrivano e io non so nemmeno a che punto sto, sinceramente speravo meglio.
Al punto di ristoro scopro che molti girano e tornano indietro, sull'asfalto c'è segnato il quarto chilometro, è evidente che non facciamo la stessa gara; devo proseguire, svolto seguendo una freccia e mi ritrovo davanti una bella salita che avrò fatto cento volte, mi sento meglio, mentre quelli intorno a me preferiscono camminare ne sorpasso un pò.
Bevo un bicchiere di the all'arrivo e me ne torno a casa con un pacco di fusilli e una bottiglia di spumante, pensando che magari, se trovo un'altra corsa come questa, ci vado.
E altre corse più o meno uguali ne ho trovate in seguito...
domenica 8 ottobre 2006
Oggi ho fatto questo:
Pubblicato da Cristina alle 22:22
sabato 7 ottobre 2006
"Prrr" a chi?
Pubblicato da Cristina alle 14:21
Per ora s'è rimediato un anonimo "prrrr..", ma ho una mezza idea di chi possa essere; pazienza è l'nizio e può anche peggiorare!
Torniamo indietro di parecchi mesi (per la verità un anno abbondante): vado con un amico a fare una corsetta alla pista di atletica (siamo entrambi due abusivi, non siamo iscritti a nessuna società, ma facciamo finta di niente); faccio, a dir tanto, tre giri della pista e comincio seriamente a pensare che nell'atmosfera terrestre tutto l'ossigeno sia finito..o non sarà che sto in una forma scandalosa?
Neanche 30 anni e non risesco a correre per più di 5 minuti senza schiattare? Decido che bisogna assolutamente rimediare: in fondo correre è anche un modo per fare qualcosa insieme ad altre persone, per divertirsi, ma se quello che hai di fianco non parla, anzi rantola e riesce a solo a pensare (non ha il fiato per dirlo ad alta voce): "ma quando si arriva alla fine?", forse è meglio lasciar perdere.
Decido allora che per un pò sarà bene correre in solitaria: mi ripresenterò in pubblico in tempi ed in forma migliori.
Inizio con paio di Nike che sono fuori commercio da decenni e si va a casaccio ma soprattutto quando c'è il tempo; correre in pista non mi va, dopo un pò che corro mi stufo, al primo accenno di fatica, il pensiero di poter smettere e che la macchina è a due passi ha sempre la meglio: mai una volta che mi venga di pensare di fare un giro in più!
Provo a cambiare sistema: trasloco i mie "allenamenti" (ancora sarà opportuno usare le virgolette) sul lungomare, più spiaggia faccio all'andata e più ne devo fare al ritorno, imparo così a valutare in ogni istante come mi sento, cioè se, non solo ho ancora voglia e forza per continuare, ma se ne ho abbastanza per fare altrettanta strada e tornare indietro.
Piano piano riesco a correre più o meno quarantacinque minuti senza faticare tanto: per me è un grande risultato.
Non so per quanti chilometri corro, bado solo al tempo: mezz'ora, trequarti, cinquanta minuti (il tutto all'incirca perchè non ho mai usato un cronometro, alle misurazioni e alle questioni più serie dell'allenamento ci deve pensare qualcun'altro), poi un giorno arrivo in fondo alla spiaggia e ho corso per più di un'ora!!!
Nel frattempo arriva l'estate ed il tempo per correre aumenta, aumentano le persone che iniziano o ricominciano a correre e alcune di queste corrono con me e io con loro, quando ci riusciamo a mettere d'accordo.
All'inizio agosto le Nike sono stracotte e le butto.
Qualcuno mi inizia a dire:
"Ieri ho visto una che correva per strada e t'assomigliava"
Rispondo contenta: "Guarda che ero io!"
"Ma va"-risposta dubbiosa-"non sapevo che correvi, vuoi andare alla maratona di New York?"
Penso "Ma esiste solo 'sta benedetta maratona americana?", però rispondo semplicemente: "Ho iniziato da poco e mi piace"
Replica "Ah! Piace anche a me, quando vai a correre fammi sapere.."
"Va bene"
Per correttezza preciso che 3 delle persone che mi hanno detto di voler venire a correre, ci sono venute veramente.
Alla fine di agosto, con un paio di scarpette nuove, battiamo (ormai si è costiutuita una minuscola comunità podistica) ogni nostro precendente record: 2h 30' per completare un percorso che, misurato poi con il contachilometri della macchina, più o meno sarà stato di 19 km!
giovedì 5 ottobre 2006
No..evidentemente non c'era nessuno
Pubblicato da Cristina alle 13:13
Allora oggi vediamo di fare le cose per bene..casomai capitasse qualcuno.
Per prima cosa: il nome del blog è Pantharun (con l'accento sulla prima A), per favore non leggetelo Pantharùn, altrimenti quel poco di senso che ha, sparisce del tutto.
Ed il senso ve lo riassumo molto brevemente in questo: ho/abbiamo (p.s. questo blog è in multiproprietà, giusto per fare un pò di confusione) iniziato a correre circa un anno fa e la cosa ci è piaciuta. Poi questa primavera la svolta: una gara non competitiva (9 km) e da questa, dopo 4 mesi, una mezza maratona, ma questa volta competitiva e non è finita qui...