venerdì 31 agosto 2012


Martedi me ne esco con uno strepitoso giro da 13 km.
Il polpaccione è reattivo e ammiro il tempo che segna il crono. Mai vista quella combinazione di numeri per quel percorso.

E la mente viaggia e fa programmi.
Vaneggia di buttare giù, per iscritto un programma, un percorso, un’ipotesi d’allenamento serio.
Così ho scritto un foglio, per ogni domenica qualcosa da fare, anzi da correre…e scopro che settembre ed i primi d’ottobre è la stagione delle mezzemaratone, come per l’uva e le castagne.

Poi un 10 km, un po’ svogliato e stanco perché pare che da oggi debba arrivare un tempo da lupi e, nonostante i 37 gradi di media di quest’agosto, io continuo a preferire il correre con il caldo e all’asciutto. Quindi cerco di approfittare di questo ultimo spicchio d’estate.
Ma i numeri sul crono alla fine del giro, mi riportano nella mia solita dimensione di modesta “podista occasionalmente gratificata da qualche salume”.

Ora quel che è scritto è scritto e intanto domenica si inizia con il Trofeo Grotte di Frasassi…il resto a seguire.

martedì 28 agosto 2012

Festina lente...ma sopratutto guarda dove vai


Avevo inciampato, vagando in rete, in un paesino, un minuscolo borgo (una chiesa, un bar “Dal Secco”, tre case ed un campo sportivo) che, rievocando i fasti di un archeologico passato da municipio romano, aveva deciso di festeggiare costruendo colonne con capitelli e timpani di cartongesso, organizzando gare di gladiatori e sfilate in costume.

Oltre a tutto questo, in fondo alla dettagliatissima pagina web, sotto la gara di ruzzola, ecco che leggo “gara campestre, 10 km, percorso sterrato poco impegnativo” e me ne innamoro subito.
Dovevo andarci da sola, perché i soliti compagni di corsa latitavano.
Invece domenica mattina mi presento ad Attiggio con la macchina piena di gente dell’Atletica Falconara ed al limite del sovraccarico.

Totale partecipanti alla corsa 25 individui, pochi ma variegati.
Ci siamo noi “corridori di città” arrivati dalla costa, un gruppetto compatto dell’Avis Fabriano, alcuni indigeni reduci dai festeggiamenti della sera prima ed un ragazzino che avrà avuto non più di 13 anni in trance agonistica, concentratissimo ed impegnato nel riscaldamento più lungo della storia del podismo amatoriale.
Sul cartellino che ci appuntiamo sulla maglia, oltre al posto per il timbro da mettere ai due punti di controllo, ci sono due numeri di cellulare per le emergenze: il ragazzo che guida l’ambulanza e, se la cosa è più grave, il prete.

Pronti partenza e via!
Il ragazzino, scaldato a dovere, scatta in avanti come una molla e aggredisce subito la salita, noi tutti ci mettiamo dietro, ognuno al proprio passo.
Io me la cavo, la salita è ripida, sotto il sole, ma vedo che stiamo prendendo la direzione del bosco e tengo duro.

Primo ristoro e punto di controllo, fine della salita, bevo abbondantemente e poi succede il fattaccio: ci ributtiamo nel bosco, ma troppo attenti a guardare in terra per non cadere sul sentiero ripido, non vediamo il segnale che indica la via ed in cinque, in momenti diversi, ci perdiamo nei boschi.

Ci ritroviamo tutti all’improvviso sull’asfalto che riporta giù in paese. Abbiamo seguito il sentiero sbagliato. Oltre a me ci sono due membri dell’equipaggio della mia macchina, una signora dell’Avis Fabriano che incrocio sempre alle gare, con cui stavolta colgo l’occasione per fare amicizia ed il giovanissimo che, partito in testa, ora sta in coda a tutti.

Segue un momento di sconforto, perché ci stavamo prendendo gusto, il posto meritava, il bosco era fresco ed il panorama bellissimo…ma abbiamo fatto la fine di Pollicino e siamo anche senza molliche di pane.

Alla fine facciamo l’unica cosa che andava fatta: con un po’ di pazienza si riprende il sentiero e, a testa bassa, si va a cercare quel maledetto segnale e, quando finalmente lo ritroviamo, si completa il percorso.

1 ore e 40 minuti d’allenamento in montagna che viene sempre buono per altre cose che ogni tanto mi compaiono nella testa, oltre ad aver di nuovo ripassato la solita lezione: bisogna stare svegli!!
E poi è inutile che corri veloce se poi le gambe vanno nella direzione sbagliata…

domenica 19 agosto 2012

la Norcinaia..


..è un periodo che nei paraggi della catena montuosa dei Sibillini si sta aggirando una ragazza che sta facendo man bassa di prosciutti, salami. lonze e ciascuscoli..
Anche oggi con il suo terzo posto assoluto e primo di categoria a rinnovato le scorte in cantina..
Io mi sono accontentato del pacco gara, una confezione d'acqua naturale Nerea; infatti la gara di oggi si svolgeva nel ridente paesino della Valnerina, dove la imbottigliano, Castelsantangelo sul Nera.
Arrivati all'alba, ma non troppo, l'aria frizzantina di 14 gradi ci consigliava di tenerci esposti al sole, dopo l'arrivo, con il termo di nuovo oltre i 30°, in attesa della laboriosa premiazione, la gara era cercare un posto all'ombra..  Considerazioni: la Tarty è scatenata e ormai sarà difficile fermarla nel suo approvigionamento.. mentre io andrò sempre più in biancoo..!!
Salutoni.

venerdì 17 agosto 2012

L'importanza di un piano B


Marcia dei 4 ponti: 1h 08’ 36’’. Il tizio dal palco dice che per una donna stare sotto l’ora e dieci è un tempo di spessore.
Ok, mi sento una donna di spessore, qualunque cosa voglia dire.

Poi domenica scorsa l’ecotrail dei due parchi sui Sibillini: come al solito di regolamenti e categorie varie non ci capisco niente, so solo che dopo 9 km senza una goccia d’acqua e con la segnaletica un po’ carente, torno a casa con una medaglietta da secondo posto in una categoria non ben identificata.

Adesso l’ambizioso piano prevedeva una 16 km sul Gran Sasso per questa domenica: alzataccia all’alba, chilometro verticale (ovviamente non so cosa significhi), salite in quota e discese impegnative.

Ma, di fronte ad un abbondante piatto di pasta, con Fabio si è deciso per il piano B.
Che sarebbe: gara di soli 10 km in campagna, con start alle 10, possibilità di iscriversi la mattina stessa, premio di partecipazione un bel ciuscolo, quindi domenica prossima, senza rimpianti, si va a Castelsantangelo sul Nera.

Mi dispiace Gran Sasso, ma tra te ed il ciuscolo non c’è storia

venerdì 3 agosto 2012

W le vacanze!


Aria di vacanza.
Riposo.
Mare.
Birra e grigliate.

E per riposare bene iniziamo le vacanze con una bella sudata: la marcia dei 4 ponti