mercoledì 23 dicembre 2009

Questo blog è Xmas free

Avevo iniziato uno scritto elaborato e ben strutturato per spiegare perché non mi piace il Natale, ma poi si stava facendo troppo lungo e noioso, quindi ho deciso di lasciar stare.
Ma sappiate solo che a Natale sono sempre un po’ triste, non mi piacciono i dolci, il rosso non mi dona, non faccio regali né li cerco, non mando sms seriali a tutta la rubrica, né email con animazioni in power point o piene di angioletti e fregi natalizi.
Ogni volta che uno sconosciuto mi dice auguri mi chiedo cosa voglia augurarmi, visto che non mi conosce.

Tempo fa, durante una cena, una persona (ma non ricordo chi fosse) mi ha detto “Mi inquieti”……si a volte mi trovo inquietante…
Ma poi mi pento e quindi Buon Natale a tutti!
A chi corre…
A chi vorrebbe correre…ma non trova il momento giusto…
A chi corre solo per mangiare….
A chi corre ma non è mai contento….
A chi corre piano e poco ma è contento lo stesso…
A chi corre solo se ha il Garmin collegato ai satelliti della NASA che gli indicano la strada…
A chi s’è già iscritto a tutte le gare del 2010….
A chi la finisce a qualunque costo e a chi la lascia a metà se non la finisce come dice lui..

Da qui alla fine dell’anno sono in modalità jogging: corro poco e con il primo che mi capita e che mi invita….per stasera ho già un impegno….

domenica 20 dicembre 2009

Letterina di Natale

Caro Babbo Natale,
sono tanti anni che non ti scrivo ma quest'anno ho bisogno di un grosso regalo.
Sò che stiamo attraversando un periodo di crisi economica e non puoi sprecare il tuo budget per i più grandicelli.. ma quello che ti chiedo io non costa niente in termini di denaro; basterebbe che ci mettessi una parolina con qualcuno che stà più in alto.. ;-)
Sono più di tre mesi che non riesco a correre a causa di una fatidiosissima pubalgia. E' vero che nel tempo libero riesco a divertirmi pedalando ma mi mancano quelle sensazioni che ti regala corsa.
Mettere le scarpe e correre fuori più forte o più a lungo possibile. Sentire l'aria che ti accarezza la pelle (..o schiaffeggia se freddo come questi giorni). Sentire il tuo corpo che si alza in volo ad ogni spinta da terra. Come dice Marco Olmo correre è come volare. E quando impari non puoi più farne a meno.
E' un movimento che ti stanca da morire ma ti regala quella sensazione di euforia invincibile ineguagliabile.
Magari se riceverò questo regalo, il prossimo anno,cercherò di non approfittarne come ho fatto quest'anno, sciupandolo..

Ringraziandoti anticipatamente.

fabio

E TANTI AUGURI A TUTTI!!!!

martedì 15 dicembre 2009

Wishlist

Stavo solo facendo delle prove con Blogger...ma il video lo lascio. In questi giorni non riesco a non ascoltarla

domenica 13 dicembre 2009

"I'm easy like a sunday morning.."

Scusate ma non ce l’ho fatta, stamattina mi sono lasciata al caldo sotto le coperte.
Ieri è stato un sabato tranquillo, poi davanti ad un buon bicchiere di vino rosso e mentre fuori pioveva ho deciso che non mi andava di mettere la sveglia, di stare al freddo, di guidare fino a Sarnano (fonti informate mi dicevano che aveva pure nevicato).

Stamattina mi sono striracchiata al caldo, ho aperto la finestra e guardato il cielo grigio e mi sono assolta: oggi va bene così.
Poi con calma ho messo in fila sul letto i calzini, i pantaloni, la maglia, i guanti e le mie Mizuno, mi sono fatta un caffè, ho mangiato un’arancia e mi sono vestita.
Fuori per solo 10 km, il minimo per presentarsi poi al pranzo della domenica.

Questi 10 km non sono stati niente di speciale, ma li ho fatti: ora me ne ritorno al caldo….

venerdì 11 dicembre 2009

Arriva il weekend

Se domani sera mi va di mettere la sveglia,

se non mi faccio spaventare dal freddo,

se non mi faccio prendere dalla pigrizia,

se qualcuno non mi sorprende con una proposta alternativa eccezionale,

se mi prende bene…..

domenica Corsa di Babbo Natale a Sarnano.

Ma come al solito non c’è niente di deciso….

mercoledì 9 dicembre 2009

Autodistrutta

La fase 2 dell’autodistruzione è iniziata ieri mattina alle 6, con la sveglia che suona, io che mi infilo nei jeans e metto il muso della macchina rivolto a nord: destinazione Rimini-Montescudo.
Faccio tutto con calma e in anticipo perché sono da sola: Fabio è ancora infortunato e Giovanni ha deciso di riposarsi un po’.
Arrivo, mi iscrivo e mi organizzo. Incontro quasi subito il Mitico e Ciro, ci facciamo un paio di foto e due chiacchiere.
Non siamo in tanti, il tempo è un po’ incerto e tira un bel vento, ma mi sembra che non faccia troppo freddo: niente guanti, ma il cappello lo prendo nel caso che piova.

Ci raggruppiamo e nel mucchio incontro il mio solito amico del Collemarathon, compagno occasionale di tante gare, partiamo insieme e insieme arriveremo.

Ma quanta fatica…..

I primi 10 km vanno via anche abbastanza bene in 51’, ma lo so che la crisi è in agguato, mi aspetta dietro l’angolo.
Km 12: le gambe sono morte, vuote….e ancora il meglio deve iniziare, fino a qui il percorso è stato molto godibile, a parte il vento forte e contrario.
Dal 13° km inizia la salita: non è una pendenza impossibile, è solo molto lunga, non ci sono punti in cui riprendere fiato, bisogna solo mettere un passo avanti all’altro a testa bassa, senza stare a pensarci troppo, sennò è peggio.
Ma le gambe stanno sempre peggio e pesano ad ogni passo, inizio a pensare che fare una mezzamaratona dopo un cross non sia stata una grande idea.
Mi sorpassano almeno quattro donne e questo un po’ mi urta, perché di solito sono io quella che sorpassa in salita.

Finalmente arrivano gli ultimi due km: i peggiori, i più ripidi, in verticale, non finiscono più.
Il mio compagno di corsa mi dice che è quasi fatta, basta entrare in paese e salire gli ultimi 100 metri…

Finiscono sotto le scarpe anche questi ultimi 100 metri, finisco questa Rimini-Montescudo in 2h16’, infilo al collo la medaglia, mi cambio, ritiro un immeritato premio di categoria e salgo sull’autobus che mi deve riportare a Rimini: ho bisogno di una doccia calda, di mangiare e di dormire e prima di fare tutto questo mi mancano ancora 100 km di autostrada.

Autodistruzione completata con successo....ma l'anno prossimo ci riprovo!

domenica 6 dicembre 2009

Autodistruzione: fase 1

La fase 1 è stata completata, il cross della selva di Gallignano è andato.

Tre giri identici di fango ed erba umida, in mezzo all’orto botanico, per un totale di 7 km abbondanti.
Il primo giro va via abbastanza bene, nonostante non abbia le scarpe adatte, non si scivola troppo (molto meno dell’anno scorso), c’è il sole, ma ha piovuto per un paio di giorni e la terra è piena d’acqua.
Parto dal fondo per non intralciare gli scarpini chiodati che scalpitano, corro sull’erba o sulle foglie, dove si scivola meno, le curve le prendo larghe e guardo bene dove metto i piedi.

Secondo giro: le scarpe iniziano a pattinare, ma si sta ancora in piedi.
Ieri sera, mentre preparavo la borsa, avevo deciso di correre con un paio di scarpe vecchie, un paio che si sono fatte i loro chilometri e che stavano nel dimenticatoio in attesa che trovi il coraggio di buttarle (sono un tipo che si affeziona facilmente).

Terzo giro: sembra che non finisca mai, il fondo è stato impastato e strapazzato per bene dalle scarpe chiodate che mi hanno preceduto, è stato arato per bene, sono molto stanca e, per quanto mi concentri sul fatto che manca poco alla fine, cercando di dare un’accelerata, non ci riesco.
Imbocco l’ultima viscida discesa e arrivo con sollievo.

Ora mi riposo e preparo la borsa per la fase 2: Rimini-Montescudo.

giovedì 3 dicembre 2009

...e allora buttiamoci

...ci provo: domenica cross e martedi Rimini-Montescudo, seguirà un dettagliatissimo post in cui elencherò gli acciacchi e proclamerò la mia infinita stanchezza.

Ieri trail urbano e oggi riposo, perchè correre, scarpinando su tutte le scalinate che ci sono in centro ad Ancona, è veramente veramente faticoso...ma servirà a qualcosa?