lunedì 22 settembre 2014

“Guardami! Non tocco nemmeno per terra da quanto vado veloce!”

“Superman dove l'hai lasciato il mantello?”

“Devi arrivare davanti a me, ma io non ti lascio passare...”

Le cose sono due: o io sto diventando sempre più lenta o c'è in giro una qualche sostanza dopante che ha ringalluzzito tutte le categorie dalla MM65 in su.
Eppure non mi sembrava di andare tanto male, magari stavo pagando un po' troppo la partenza sparata in discesa.
Vedere lo schermo del Garmin che annunciava per i primi 3 km un bel 4'25''/km m'aveva fatto una certa impressione, fatto sta che ero però arrivata alla parte centrale del percorso con il fiato un po' corto.

La fine della discesa m'aveva riportato a velocità più decenti, il fatto che poi si corresse in pratica tra i campi, di fianco ai resti dell'antica urbe romana e in mezzo alla boscaglia intorno al fiume, era stata una bella sorpresa.

Insomma ero pure contenta: per quanto lo si possa essere nel mezzo di una corsa, grondando sudore, sputacchiando moscerini, trivellata dalle zanzare, guardando sparire avanti quelle che sotto i 5'/km non ci corrono solo in discesa.

Finita la parte bucolica ecco gli ultimi due chilometri di salita: Urbisaglia sembra molto lontana.
Quando ecco che mi si affianca il primo arzillo: “Questa è una salita da fare in progressione”
E io che pensavo di tirare un po' il fiato, perchè francamente sarei un po' stanca.
Va bene prendiamo questo treno, è un po' malconcio per la verità, la maglietta ha visto troppi candeggi, dice pure che ha tallonite, ma non perde un passo, anzi si fatica a stargli dietro.

Appena il tempo di entrare nell'arco della cinta muraria e pensare che ormai è fatta, che basta rotolare fino alla piazza per fermare la fatica ed il cronometro, che da dietro arriva lui, il secondo arzillo: Superman. Quello che non corre, vola.
Vuole la volata, la vuole a tutti i costi, io gliela lascerei pure, ma lui non vuole una volata solitaria, ha deciso che devo andare con lui.

E così si fa come dice lui: a cinquanta metri dall'arrivo non ci facciamo scrupoli e umiliamo pure un povero quarantenne, sfatto dalla fatica, che si ritroverà in classifica dietro a due furie lanciate a bomba sul traguardo.


Devo trovare il loro fornitore....o il loro spacciatore, a seconda dei punti di vista..