martedì 24 ottobre 2006

Prove generali


Domenica non ha piovuto, così almeno una delle cose che avevo programmato di fare, l'ho fatta: è qui sopra, basta strizzare un pò gli occhi e più o meno il percorso è chiaro (per chi è della zona).
Il bilancio è un pò confuso: non so quanti chilometri sono, ma ho mantenuto il mio passo da crociera, cioè costante e piano (alla faccia delle ripetute fatte quest'estate! Chi va piano va sano e va lontano), il ginocchio da fastidio solo nelle discese molto ripide (in questo percorso ce ne sono due).
Le reggo le due ore della gara di domenica? Bo?!
Probabilmente se vado a dormire un pò prima delle 4 sabato prossimo, le possibilità aumentano, magari evito anche il cubalibre (e soci) della buona notte ...

Per le scarpe ormai la stagione prosegue con quelle con il pollice che si affaccia: tra scarpe al gel, mega-ammortizzanti, pranoterapeutiche, areggiate, autopulenti, ecc..inizio a non capirci molto.
Ogni azienda produttrice ha il suo bel sito dove propone un test per trovare la scarpa ideale per il mio piedino, metto la mia altezza, il peso, quanto corro e dove, a che velocità e mi compaiono davanti le candidate, fotografate da almeno due punti di vista..tutte ovviamente della nuovissima e recentissima collezione autunno/inverno 2006/2007 (over € 100,00).
Ma qualcuno me lo sa dire le mie ASICS RAVE RUNNER TN546 andavano bene per il mio modo di correre? Non è colpa loro se sono di qualche stagione passata, se le ho prese anche se sulla scatola c'era scritto "only for men", perchè calzo un banale, ma sopratuutto unisex, numero 40!
Le presunte scarpe "only for women" hanno il pregio di essere preferibilmente rosa e io odio il rosa..

Mi sono anche incastrata sui colori: perchè non ci sono molte scarpe da running verdi (adoro tutto quello che è verde), mentre il blu ed il celeste vanno per la maggiore? Il verde va bene solo per il trecking? Mi sfugge il senso del marketing cromatico: di certo ho capito che infilerò i piedi in tutte le scarpe (maschile e femminili, di qualunque colore siano), finchè non sarà il piede a scegliere la scarpa e non viceversa.
Se anche la trovassi in questi giorni non farei in tempo ad addomesticarla prima di domenica, quindi care "Rave runner" fate le brave, anche se vi ho maltrattato parecchio, perchè v'ho portato a tutte le gare e ci siamo divertite insieme (le Puma blu, sono rimaste quasi sempre a casa e sono uscite solo per gli allenamneti), magari non vi hanno pensato as hoc per me, ma se vi hanno chiamato RUNNER di certo un motivo ci sarà...anche se siete di una generazione precedente al gel (ma quanto precedente?).

Concludo questo post molto confuso (ormai parlo con le scarpe, speriamo che non mi rispondano mai) rassicurando tutte le aziende produttrici di scarpe (specialmente quelle citate): nessun runner vero mi prenderà mai sul serio e crederà a quello che scrivo, quindi non arrabbiatevi troppo.

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