Se prendi le cose come vengono a volte potresti anche ritrovarti ad arrivare seconda ad una gara.
E io che non credevo nemmeno di finirlo questo Eco trail di Colle San Marco....
Oggi le gambe sono un po' indolenzite, ma domani alla garetta dell'AVIS a Chiaravalle ce le porto lo stesso..
lunedì 30 aprile 2012
Eco trail di Colle San Marco
Pubblicato da Cristina alle 17:41
venerdì 27 aprile 2012
CorriLucrezia 2012... bella anche senza....
Pubblicato da Cristina alle 15:03
Dalla gara di Lucrezia porto a casa una grande soddisfazione
ed un piccolo dispiacere.
Mi compiaccio e mi congratulo con le mie gambe perché, anche
se solo per una decina di secondi, mi portano al traguardo in meno di 50
minuti, che per me è un avvenimento.
E non stiamo a fare osservazioni se nella classifica
ufficiale vicino al mio nome c’è un 50’02’’, il mio orologio lo sa che c’ho
messo 49’53’’.
Va bene che, a parte un cavalcavia, la gara tende al
pianeggiante, che era una giornata perfetta, con il sole, solo un po’
ventosa…però io così veloce per 10 km non ci vado nemmeno in discesa di solito.
Alla partenza siamo così tanti che non si riesce quasi a
stare dietro alla linea di partenza, pigiati come sardine, non mi accorgo
nemmeno che c’era Fabio.
Partenza veloce, più che altro per evitare di essere
calpestata e di fare fine del riccio sulla linea di mezzeria. Mantengo per i
primi tre km, poi inizio ad andare in apnea e tiro il freno.
Faccio i miei soliti calcoli complicatissimi ad ogni
cartello dei km che passo e mi stimo molto: anche se per un pelo viaggio sotto
i 5’/km.
In prossimità del traguardo spremo le ultime energie dalle
gambe, sputo un polmone negli ultimi 100 metri ma almeno sono riesco a fermare
il cronometro e a risparmiare 7 preziosissimi secondi.
Sono soddisfazioni…
Unica nota spiacevole: quest’anno niente panino con la
porchetta offerto a tutti i partecipanti.
Ed è un vero peccato, perché dopo tanta fatica, ci stava
proprio bene, ma me ne farò una ragione.
lunedì 23 aprile 2012
Conero Runnig...fatta!
Pubblicato da Cristina alle 17:22
Hey voi...dico a voi!!
A te ragazza che ti prepari per la prova costume,
concentrata come prima di entrare a fare l’esame di maturità. Ragazza che corri
con il maglione legato in vita per coprire le chiappe.
A te ragazzo che invece sfoggi i soliti pantaloncini della
Umbro, da ex calciatore, con il calzettone lungo e che quando corri sembra
sempre che stai cercando un pallone da prendere a calci.
Mi fa piacere che siete venuti a correre la Conero Running,
non m’importa nemmeno se volete suicidarvi correndo la 21 km anche se vi siete
iscritti alla 10.
Ma quello che non capisco è perché quel maledetto Ipod lo
dovete far partire solo appena passate la linea di partenza, non un millimetro
prima?
E’ inutile che scattate come molle appena lo starter spara,
emozionati e carichi, per impallarvi subito dopo, fatti nemmeno 2 metri, per
far partire la play list, tanto più che dietro magari ci sono io che non riesco
a passarvi né a destra né a sinistra, ma sto lì a saltellare sperando che vi si
accenda la musica e che vi rimettiate a correre.
E magari state pure ascoltando Tiziano Ferro…
Ma veniamo alla corsa.
E’ la mia terza mezza da quando ho ricominciato a correre a
fine febbraio.
Mi organizzo da subito per trovare un passo comodo, conosco
bene il percorso, so che tende al pianeggiante, anche se gli ultimi 4 km a
tornare indietro sul lungomare di Marcelli sembrano sempre un po’ in salita.
Corro insieme a Giovanni o forse è lui che corre con me?
Visto che in pratica è privo di qualunque tipo di allenamento per la corsa,
figurarsi a fare 21 km…
La prima metà della gara scorre veloce, partiti da dietro
facciamo anche qualche sorpasso.
Tra un cavalcavia e l’altro, tra una bevuta comoda ai
ristori si mantiene una velocità di crociera sui 5’18’’/km
Si chiacchiera e si corre con la gente intorno, gli
argomenti sono vari: si parla di pallavolo (Macerata che si gioca lo scudetto),
della partita della Juve (in autostrada sfrecciano i pulman degli
Juventus-club), c’è chi invoca la Madonna appena vede la cupola del santuario di
Loreto.
Io invece ho voglia di rivedere il Conero e di puntare
all’arrivo, perché, sarà che siamo oltre il sedicesimo chilometro, sarà
l’infelice immagine del ciclista che ci ha pedalato davanti per un po’, ma
soprattutto del suo culone che traspariva da un paio di pantaloni bianchi,
portati, ovviamente, senza mutande, sarà che, anche se minacciata dall’inizio
alla fine da un nuvolone, la giornata s’è fatta calda…insomma inizio ad essere
un po’ stanca.
Perdo il contatto visivo con Giovanni sulla curva sopra la
foce del Musone ed inizia la parte faticosa: gli ultimi quattro km.
La testa sa dov’è l’arrivo, ma gli occhi non lo vedono, le
orecchie sentono la voce dello speaker, ma quel traguardo non arriva mai.
Alla fine 1h 53’33’’..in pratica come San Benedetto.
mercoledì 18 aprile 2012
Vivicittà 2012
Pubblicato da Cristina alle 09:23
Si narra di epici scontri nell’edizione 2012 della Vivicittà
ad Ancona.
Si dice che un presunto corridore privo di pettorale, quindi
un abusivo o un jogger agganciatosi al serpentone dei regolari, abbia avuto un
intenso e fisico scambio di opinioni con uno qualunque dei vigili urbani che
disciplinavano l’attraversamento della corsa ed il flusso delle macchine
davanti al comune.
Le cronache anconetane riferiscono che il jogger, forse
inconsapevole del fatto che “se non hai il pettorale ben in vista, non sei uno
che corre la gara, ma solo un pedone arrogante che vuole passare con il rosso”
non abbia mai provato la gioia di tagliare il traguardo, ma i testimoni dicono
che abbia finito la sua corsa diritto dentro alla camionetta dei vigili.
Si narra poi della battaglia di Cristina contro la cena
della sera prima: un piccolo plotone di almeno quattro bicchieri di bianco, per
la precisione due di Tocai e due di un altro bianco friulano non identificatosi
(per la cronaca il Tocai non m’è sembrato eccezionale), un piccolo reggimento
di crostini alle noci e formaggio puzzone, comandati da una pinta di birra
rossa doppio malto.
Una piccola scaramuccia mattutina con la nausea, un vago
sentore di puzzone che si riaffaccia, spinto su dalla birra…condizioni ideali
prima di una gara, in una domenica mattina minacciata dalla pioggia.
Ricacciavo giù il puzzone con un caffè, colazione saltata,
per non mandare rinforzi al nemico, ma per tutta la metà del primo giro,
lungo la discesa affrontata un po’ alla garibaldina, lo sentivo che scalpitava
e attendeva il momento buono per colpire.
Al giro di boa pensavo di aver risolto a mio favore lo
scontro e ci bevevo sopra anche un po’ d’acqua, per affogarlo per sempre.
Invece il bastardo cercherà di colpirmi alla fine, sotto il
traguardo, quando, con il cuore in gola, finivo questi 12 km molto scarsi, dopo
una volata sulla malconcia pista di atletica del vecchio stadio Dorico.
Per un attimo c’è stata l’imbarazzante possibilità che il
puzzone tagliasse il traguardo prima di me.
Puzzone a parte questi 12 km li ho portati a
casa in 55’48’’, insieme ad un ignobile piazzamento nella mia categoria,
ottenuto, non grazie alle gambe, ma per la bassa affluenza di donne categoria
I.
venerdì 13 aprile 2012
Pubblicato da Cristina alle 17:02
Porto avanti il mio progetto podistico suicida.
Sopravvissuta alla mezza di San Benedetto, i 10 km di
Pasquetta a Senigallia sono scorsi abbastanza bene.
I primi tre km a palla, cercando di stare attaccata alle
suole di Giovanni.
Altri cinque a velocità più ragionevole per recuperare il
fiato ma con un occhio alla soglia dei 5’/km.
Tracollo dignitoso negli ultimi due km, con la voce dello
speaker portata dal vento che ti fa credere che sei arrivata, mentre del
traguardo nemmeno l’ombra e, quando alla fine ci arrivo, subisco pure l’onta
del sorpasso infame a meno di 5 metri dalla fine.
Un 50’21’’ per una gara senza dislivelli significativi,
giusto un paio di curve secche.
Baci e abbracci con Fabio che è tornato a gareggiare dopo un
sacco di tempo.
Ora attendo i 12 km della Vivicittà in pieno centro ad
Ancona: se ne vedranno delle belle e soprattutto se ne sentiranno tante da
parte degli automobilisti, ma io a correre nella giungla metropolitana dorica
ci sono abituata.
In preda ai fumi delle endorfine da post-corsa serale mi
sono pure iscritta alla ConeroRunning di Numana e visto che c’ero ci ho
infilato in mezzo anche l’iscrizione di Giovanni, poi chi sopravvivrà vedrà…
lunedì 9 aprile 2012
tutto ebbe inizio..
Pubblicato da fabiodelpia' alle 16:33
Era la primavera del "lontano" 2007.
Avevo cominciato da poco a corricchiare, dopo tanti anni di ciclismo, e alla domenica andavo a farlo in mezzo al mucchio, nelle varie garette podistiche (max 10km) locali.
Questa volta il ritrovo era al campo di atletica "le saline" di Senigallia.
Qui ebbi il piacere di conoscere due ragazzi simpaticissimi di cui leggevo da tempo le loro gesta su un blog che avevo trovato per caso, un giorno che curiosavo in web, sul variegato mondo del running.
I due ragazzi erano Cristina e Giovanni e il blog, codesto.
Da lì di acqua sotto il ponte ne è passata..i km sotto le suole in eva pure.. dalle 10 ero salito alle distanze superiori; 12/15km, poi alle mezze maratone, alle 30, per poi "precipitare" nelle maratone..ed un ultra..
I blog pure erano cresciuti a dismisura.. Poi lo stop durato oltre 2 anni con l‘unica attività quella pedalata fino a che, oggi....:
Ore 8 ritrovo al campo “le saline“ di Senigallia per la 10km, corsa per i primi 4 km a 4'50"/km per poi aumentare di 10" al km nei successivi. Tempo tot. 44'35
Contento di aver ri-corso e star bene.. contento di aver ri-incontrato i due ragazzi....
Avevo cominciato da poco a corricchiare, dopo tanti anni di ciclismo, e alla domenica andavo a farlo in mezzo al mucchio, nelle varie garette podistiche (max 10km) locali.
Questa volta il ritrovo era al campo di atletica "le saline" di Senigallia.
Qui ebbi il piacere di conoscere due ragazzi simpaticissimi di cui leggevo da tempo le loro gesta su un blog che avevo trovato per caso, un giorno che curiosavo in web, sul variegato mondo del running.
I due ragazzi erano Cristina e Giovanni e il blog, codesto.
Da lì di acqua sotto il ponte ne è passata..i km sotto le suole in eva pure.. dalle 10 ero salito alle distanze superiori; 12/15km, poi alle mezze maratone, alle 30, per poi "precipitare" nelle maratone..ed un ultra..
I blog pure erano cresciuti a dismisura.. Poi lo stop durato oltre 2 anni con l‘unica attività quella pedalata fino a che, oggi....:
Ore 8 ritrovo al campo “le saline“ di Senigallia per la 10km, corsa per i primi 4 km a 4'50"/km per poi aumentare di 10" al km nei successivi. Tempo tot. 44'35
Contento di aver ri-corso e star bene.. contento di aver ri-incontrato i due ragazzi....
giovedì 5 aprile 2012
Riassunto delle ultime due settimane della mia vita.
Pubblicato da Cristina alle 16:24
Ovvero quelle dal 23 marzo al 6 aprile.
Intanto, con tutto il bel da fare che avevo sbandierato ai
quattro venti, per la prima delle due settimane ho preso un treno e mi sono
regalata una vacanza di relax totale.
Una vacanza di mangiate, lunghe passeggiate a passo spedito
(57 km in 4 giorni)
Risultati ottenuti: l’abbronzatura del muratore, più due
polpacci indolenziti e duri come il marmo.
Prima di salire sul treno avevo fatto appena in tempo a
mandare l’iscrizione per la mezza maratona di San Benedetto.
Piccola parentesi polemica: “Cari organizzatori della
sopraccitata mezzamaratona, siete bravissimi, è tutto perfetto come ogni anno,
ho molto apprezzato i calzini, il percorso, i ristori, specialmente quello
finale, la doccia calda…ecc. Ma non si potrebbe trovare una formula alternativa
al pagamento anticipato tramite bonifico bancario? Mi sta bene pagare all’atto
dell’iscrizione, un po’ meno regalare tre euro e mezzo alla banca…”
Non faccio in tempo a disfare lo zaino della vacanza che
devo già preparare la borsa per la gara ed eccomi alla rotonda Giorgini,
assolutamente impreparata per questi ennesimi 21 km.
Mentre perdo tempo in attesa di cambiarmi, tra la solita
flora&fauna podistica locale, vedo un volto che mi sembra di
riconoscere…maglia arancione, scartabello nell’archivio della mia memoria e
arrivo al maggio 2008, a Firenze, alla partenza del Passatore: è Giampy.
Toh va chi si vede…un po’ di gossip e rapidissimo
aggiornamento degli ultimi 4 anni, baci&abbracci ed è già ora di mettersi a
correre.
Gara da manuale: parto forte (come al solito) e arrivo piano
(come al solito), ma il tempo finale di 1h 53’ 17’’ mi trova molto contenta,
perché sono pur sempre 4 minuti abbondanti sotto alla mezza di tre settimane
fa.
Lunedi e martedì dopo la gara: campo di rendita e mi riposo,
anche perché sembra che sia tornato l’inverno.
Ieri sera ritorno a correre in vista dei futuri e pressanti
impegni, ma penso bene di dimenticarmi i calzini a casa…
Eccomi quindi calzare, dentro le fide Mizuno, un bel paio di calzettoni
di lana viola, arrotolati a pedalino fino alla caviglia.
Risultati
ottenuti: una bella vescica ed il balzo in testa alla classifica “una vestita
così male all’Italo Conti non la vedevamo dal 1983”, stracciando anche le
casalinghe che vengono a passeggiare alla pista in pantofole e golf sulle
spalle…
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