Porto avanti il mio progetto podistico suicida.
Sopravvissuta alla mezza di San Benedetto, i 10 km di
Pasquetta a Senigallia sono scorsi abbastanza bene.
I primi tre km a palla, cercando di stare attaccata alle
suole di Giovanni.
Altri cinque a velocità più ragionevole per recuperare il
fiato ma con un occhio alla soglia dei 5’/km.
Tracollo dignitoso negli ultimi due km, con la voce dello
speaker portata dal vento che ti fa credere che sei arrivata, mentre del
traguardo nemmeno l’ombra e, quando alla fine ci arrivo, subisco pure l’onta
del sorpasso infame a meno di 5 metri dalla fine.
Un 50’21’’ per una gara senza dislivelli significativi,
giusto un paio di curve secche.
Baci e abbracci con Fabio che è tornato a gareggiare dopo un
sacco di tempo.
Ora attendo i 12 km della Vivicittà in pieno centro ad
Ancona: se ne vedranno delle belle e soprattutto se ne sentiranno tante da
parte degli automobilisti, ma io a correre nella giungla metropolitana dorica
ci sono abituata.
In preda ai fumi delle endorfine da post-corsa serale mi
sono pure iscritta alla ConeroRunning di Numana e visto che c’ero ci ho
infilato in mezzo anche l’iscrizione di Giovanni, poi chi sopravvivrà vedrà…
2 commenti:
Dai dai trova il coraggio che ti farà bene ;-)
..magari non alle gambe..
@Furio, l'iscrizione ce l'ho lì mezza completata...mi manca di pigiare il tasto "invio" ed è fatta.
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