venerdì 29 dicembre 2006

No limits..o quasi..anzi..limits

Sarei in vacanza..ma questa è stata la mia settimana di allenamenti finora:

  • 27 dicembre 18 km di corsa, temperatura -2° gradi, nebbia, freddo, alla fine avevo i guanti congelati e la faccia con una paresi glaciale. Mi sento pronta per la pubblicità di un orologio modello polare estremo... cari agenti pubblicitari contattatemi! Tempo di percorrenza: 1h41'49'', fatevi il conto della velocità..ma direi che per me va più che bene, visto che non mi sto allenando quasi per niente.
  • 28 dicembre 10 km percorsi in 1h03'09''..è evidente che non ho recuperato nemmeno un metro della cosa di ieri! Vista la velocità scandalosa (6'19''\km, il conto non è farina del mio sacco) vengono immediatamente annullati tutti i miei contratti pubblicitari...sob! Una grande carriera è stata troncata sul nascere.. Comunque per rispettare la tabella prestabilita di allenamento\sfinimento si va anche in piscina...galleggio da una sponda all'altra della vasca per un pò (credo di essere arrivata a 18 vasche).
  • 29 dicembre ANCORA SONO STANCA quindi riposo! Però mi sono regalata un altro paio di pantaloni per correre...dopo tanta fatica bisogna coccolarsi un pò.

mercoledì 27 dicembre 2006

Che vi ha portato Babbo Natale? il Polar RS200 SD?


Era un po' che confrontavo modelli, caratteristiche, ecc. Polar? Garmin? Timex? Suunto?.... non sapevo proprio quale acquistare.

A togliere tutti i dubbi c'ha pensato Babbo Natale, con un Polar RS200 SD black.

Possedendo già da parecchi anni un Polar A5, non dovrebbero esserci troppe difficoltà a settare tutto. Adesso non rimane da fare altro che fissare il sensore da scarpa e correre!

lunedì 25 dicembre 2006

Corsa di Babbo Natale

Travolta dai soliti eventi natalizi improrogabili, quasi non faccio in tempo a scrivere che ieri ho fatto la mia prima corsa in “branco” con il resto (?) della società!
Partenza ore 9 dal solito parcheggio dove ci si incontra quando si parte per le gare.. queste erano le istruzioni ricevute in settimana, poi spumante e panettone..

Metto la sveglia, butto il naso fuori dalla finestra e per vedere che aria tira: per me è maestrale! Quindi cielo limpido, sole…ma quanto è freddo!
Mi organizzo: pantaloni un po’ lunghi, la “materna” maglia di lana e quella invernale, il tutto già indossato sotto la tuta, esco di casa già con le scarpe per correre ai piedi, perché non ho il coraggio di cambiarmi.

Arrivo al punto X all’ora Y (cioè il classico quarto d’ora prima) e ovviamente non c’è nessuno! Bene…ritorno a mettere il pigiama? No..eccoli sono sbucati dagli spogliatoi, con le tutine invernali nuove e tutte uguali (che noi non abbiamo ancora…arriveranno, basta che non arrivano a maggio, visto che la canottiera l’ho rimediata a novembre… )

“Ciao ciao”, “Oh ci sei anche tu..” e poi infilo i guanti e si parte.
Abbiamo corso per un’oretta, senza particolare fretta, ogni tanto tornavamo un po’ in dietro per aspettare il gruppo-pensionati, un tracciato che dovrebbe essere sui 13 km (la fonte è come sempre http://walkjogrun.net/) pianeggiante, evitata qualunque salita, appena ne vedevo una davanti il capobranco metteva la freccia a destra o a sinistra e si continuava in pianura..

Ritorno al punto di partenza esattemene poco dopo il gruppetto di testa (quello che fa le maratone e pure di più, quello che vuole fare il pulman per andare a Roma, che va a fare la maratona di Parigi e ci porta anche la famiglia in vacanza..) e abbastanza prima della sezione INPS.
Poi spumante, torrone, auguri, saluti e doccia a casa.

Questo è il bilancio: le gambe non hanno problemi a correre, un piede ha avuto freddo più dell’altro, quello che s’è perso per strada è il fiato, adesso corro un po’ “con la testa”, cioè so che lo posso fare e quindi lo faccio, anche se con più fatica.
Per gli amanti delle statistiche: ero l’unica donna..ma credo che questa volta sia dipeso dalla scarsa divulgazione dell’evento.
Per essere la prima uscita in BRANCO sono soddisfatta.

sabato 23 dicembre 2006


And so this is Christmas
And what have we done?
Another year over
And you've just begun
And so this is Christmas
I hope you have fun
Your near and your dear ones
Your old and your young
And so Merry Christmas
And a Happy New Year
Let's hope it's a good one without any fear...

lunedì 18 dicembre 2006

La zia d'America

Post N.50!!!

Ci voglio scrivere io…quindi…

Quando abbiamo iniziato a scrivere questo blog, ad un certo punto, ci siamo guardaci intorno per cercarne altri, un po’ per avere qualche idea, ma soprattutto per provare a condividere un interesse con altre persone, da subito però la ricerca di donne che corrono (non intendo mega professioniste) è stata complessa.

Un motore di ricerca dava quasi solo due alternative di idioma italico: “…donne sempre di corsa tra il lavoro e la casa..” oppure “..donna aggredita nel parco mentre fa jogging…”; andava meglio con l’inglese, ma avrei preferito qualcosa di meno “sponsorizzato”, più nostrano e semplice: per fortuna Cinzia!

Nel frattempo non m’arrendo: le vedo le donne che corrono alle gare, fanno “comunella”, le incontro alla pista di atletica, poche in strada (io sono una road runner..bip bip), non lasciano niente di scritto ai posteri? Non scrivono più i loro diari segreti (mai avuto uno in vita mia)?

Cercando cercando, arrivo qui e già il titolo mi piace, per non parlare della domanda con cui inizia il post: “where are the women?” Ecco me lo stavo chiedendo anche io, se c’è anche la risposta siamo a posto…peccato non c’è.
Però scorro il blog, mi riorganizzo con l’inglese del liceo e faccio una scoperta: siamo davanti ad una moglie e mamma di due bambini che fa gare di duathlon e triathlon , probabilmente non è una Marion Cunningham, ma ha il suo Howard da accudire, fa cose normalissime tipo la spesa, accompagnare i figli a scuola, parla della porta automatica del garage che non si apre e nel post precedente butta lì che ha finito la gara di triathlon, con l’influenza!

Decisamente un altro mondo, un altro modo di vedere e decidere i propri limiti.

C’è qualche altra signora Cunningham, magari non dall’altra parte dell’oceano, che ha voglia di venire a correre, mentre l’arrosto cuoce?

P.s. (per Giovanni) me lo ricordo cosa hai detto dei titoli dei post, ma oggi mi piaceva questo!

I buoni propositi del 2007...

…piove, l’allenamento è scarso, giusto un po’ di piscina, senza un obbiettivo le cose non vengono bene..quindi ecco in anteprima i buoni propositi per il 2007, anzi i prossimi impegni per Pantharun:
Fonte: http://www.fidal.it/files/CALENDARIO_2007_02.XLS

Stracivitanova 11.03.2007 Km 15,15 Civitanovamarche
Trodica halfmarathon 18.03.2007 Trodica (MC)
Giro del Faro 25.02.2007 Km ?? Pesaro

Queste non mi ricordo dove le ho trovate..forse sul sito del DFL
18.02.2007 mezza maratona Centobuchi (provincia di non mi ricordo)
25.03.2005 km 12 Corridonia

Più (ma può darsi anche meno) varie ed eventuali che ci vengono in mente!

giovedì 14 dicembre 2006

..ancora treadmill

Dopo la risonanza ho quasi smesso di correre.
L'articolazione è sana, non ci sono segni evidenti di alcuna patologia, ma io ho sempre la sensazione che qualcosa non sia ancora al 100%.

Martedì sera non ho resistito, avevo bisogno di correre, nuotare, pedalare, ecc.
Sono salito sul treadmill e ho corso una cinquantina di minuti. La media è stata veramente schifosa, lo stile cadente, le pulsazioni indicibili, però le sensazioni che avevo quasi dimenticato sono emerse poco a poco e, seppur solo per alcuni attimi, ho rivissuto le lunghe corse estive.

Il giorno successivo il fastidio all'anca ha fatto una breve comparsa. Ma che volete? non si può rinunciare a tutto per così poco.

mercoledì 13 dicembre 2006

se tutti i negozi fossero così....


sapete dove trovare un negozio come questo?

lunedì 11 dicembre 2006

Codice PIN ****

Sorvoliamo sul fatto che vado in piscina, perché non vado per allenarmi, ci vado perché non posso stare in letargo tutto l’inverno e l’acqua mi piace, è una soluzione più divertente della palestra, almeno per me: faccio qualche vasca (non tante per la verità) e poi m’imbuco alle lezioni di hidrobyke, ecc.. appena posso sto fuori, ma si sta facendo ancora freddo ed il tempo a disposizione è sempre di meno…

Però stasera, mentre il lettore di impronte digitali (ebbene si, vado in una piscina/palestra di quelle super moderne, con il codice PIN per entrare!) non mi voleva riconoscere, m’è venuto un pensiero improvviso: quanto è complicato!

Il codice per entrare, le impronte digitali, il lucchetto, prepara la borsa, ricordati la cuffia ed il costume, le ciabatte…. Ricordati di pagare che hai finito gli ingressi sennò la vocina tipo navigatore satellitare fa sapere a tutti quelli in coda dietro di te che “L’accesso non è consentito, riprova e sarai più fortunata!”

Quanto è invece più pratico, veloce, spontaneo mettersi solo un paio di scarpe, di pantaloni e una maglia, partire senza fretta, anche tardi perché il sole ti aspetta anche dopo le nove, perché puoi andare dove vuoi e le corsie non sono prenotate dalle 19 alle 20:30 per il corso di nuoto, lo spogliatoio è casa tua…

E’ vero che Santa Lucia è il giorno più corto che si sia? Poi inizia a tornare la luce? Se è così ci metterò un po’ di pazienza..

Il bagnomaria stasera prevedeva: 10 minuti di avanti e indietro (un po’ rana e un po’ altro di stile personale) in attesa che ci fossero le bici in acqua, poi 55 minuti di hidrobike, con compresi addominali (a noi donne piace anche solo sentire l’espressione “fare gli addominali” se poi vengono nominati i glutei.. ragazzi vengono fuori energie inaspettate!).
Va bene ce la posso fare: mercoledì ci torno.

sabato 9 dicembre 2006

Attenziò concentraziò ritmo e vitalità

Oggi è spuntato fuori il mio lettore MP3, era rimasto nella borsa del mare, talmente scarico che nemmeno si accendeva. Lo attacco alla porta usb per vedere cosa c’è dentro e per ricaricarlo un po’…charging charging…usb connected…ecc e alla fine esce fuori un bel minestrone: Bandabardò, Iron Maiden, Renato Zero!

Allora vado a isolarmi dal mondo correndo con i decibel sfonda timpani, ma mi raccomando si sta sui marciapiedi, si attraversa sulle strisce pedonali, si aspetta il verde ai semafori, ecc…
Improvviso un abbigliamento invernale perché oggi ho freddo: maglia di lana (che dopo un po’ che sudi sa di pecora o cane bagnato), maglia di cotone a maniche lunghe, pantaloni al ginocchio, giubbettino antivento, niente cappello per carità e poi guanti di pile più brutti del brutto, praticamente un pugno in un occhio ed è un peccato perché stavolta avevo messo insieme una divisa cromaticamente coerente, pazienza!
Sono pronta…piove, pare di no, mettiamo le cuffie, e..ON si parte.

Facciamo scegliere a lui cosa vuole farmi ascoltare…vediamo se distinguo le parole… “I'm running of my time, I'm running out of breath and now it's getting , so I can't sleep at night in the day, I feel like death…” forse non è ben augurante, ma sono comunque gli Iron Maiden! Faccio anche la faccia cattiva e procedo velocemente.

Da quel luogo ameno che è la Baraccola, vado verso Passo Varano, trovo anche una strada sterrata (c’era scritto Vietato Entrare, ma sono dettagli) la percorro tutta, passa sotto l’asse attrezzato di fianco alla ferrovia, riesco a sentire, nonostante la musica, il rumore del traffico, poi devo tornare indietro perché non sbuca da nessuna parte.
Prendo la direzione dello stadio, intanto le canzoni passano, cosa sento? Sempre The Best of Iron Maiden.

Arrivo alla stazione di Passo Varano, intanto è uscito il sole, mi organizzo per tornare indietro e vado verso i quartieri nuovi, arriva anche il momento dell’ultima canzone, qualcosa tipo “Fears of the dark”; vediamo cosa sceglierà ora il caso….E vai ultimo quarto d’ora in compagnia di Renato!!
Ma vi risparmio i particolari perché so che non piace a tutti.
Arrivo a casa e una voce famigliare mi fa le sue raccomandazioni:

"Guai! A chi ti guarda negli occhi e non sa chi sei…
Guai! A chi ti dorme vicino e non sa che vuoi…
Guai! A chi s’impossessa dei sogni tuoi…
Guai! A chi non ti lascia impazzire mai…
Guai! A chi ti strappa il sorriso con la bugia…
Guai! A chi ti vende al mercato della follia…
Guai! A chi riesce ad ucciderti con un no…
Guai! A chi ha deciso da sempre che non si può…"


Purtroppo per loro, non sono abbastanza in forma per dare la possibilità di esibirsi anche ai ragazzi della Bandabardò..sarà per la prossima uscita… “se mi rilasso collasso mi manca l’aria e l’allegria..”
Per la cronaca il concerto è durato un’ora e dieci minuti, per i km vi farò sapere

venerdì 8 dicembre 2006

Educazione stradale e galateo

Per un paio di giorni Pantharun è solo mio, sono l’editore unico, ho il monopolio dell’informazione….quindi diamo una svolta editoriale tipo donna/costume/società: il prossimo imbecille che rallenta e suona quando corro da sola spero che venga imbarcato dall’ autobus N.33, che passa ogni due ore, ma che sono sicura sarà lì al momento giusto, proprio in tempo perché la tua bella e lunga macchinina nuova (nella psicologia spicciola, quella per intenderci da settimana enigmistica, c’è un rapporto macchina grande e qualcosa di piccolo…il cervello?) diventi più pratica di una Ka…

Vediamo se suoni la prossima volta che corro con Giovanni o con qualche altra persona con le gambe pelose!!

Guarda che non sto in giro a portare a spasso le gambe, per la famosa prova costume basta trotterellare un po’ e darsi una regolata a mangiare…
Non mi dire che avete suonato per avvisarmi che stavate arrivando, vi avevo visto e poi non vi credo!

Ecco…adesso sto meglio.

Se non rifosse capito oggi sono andata a correre: mattinata eccezionale, con il sole e una temperatura molto gradevole, così m’hanno detto perché ho dormito fino a tardi, quindi ho corso di pomeriggio.

Partenza con calma da casa e subito salita: Candia-Ghettarello-Sappanico e ritorno, con mini sosta per bere un po’ d’acqua a casa di due amici e poi ritorno veloce veloce perché era già buio.
Come al solito non so né chilometri né tempi, so solo che all’inizio mi mancava il respiro tanta era la salita e la fatica, poi le cose sono migliorate molto, con un passo non veloce ma costante. La discesa finale l’ho fatta camminando perché al buio, con il fondo irregolare e molto in discesa avevo paura di farmi male.
Poi doccia, che è una gran bella soddisfazione, una birra che ci sta bene…domani piove? Perché quasi quasi un altro giretto, magari in pianura, per vedere quanto tempo riesco a corre lo farei, le scarpe sanno ancora troppo di nuovo, bisogna fargli fare altri chilometri.

E GUAI A CHI FIATA DOMANI!

mercoledì 6 dicembre 2006

Corsa e tumore alla pelle, un legame?

Qualcuno è convinto che ci sia una correlazione tra la corsa e il tumore alla pelle.

E' la prima volta che sento qualcosa del genere.

E' la solita "americanata"?

martedì 5 dicembre 2006

Preparazione invernale

Dopo la cancellazione della 10km di Jesi ho deciso di iniziare una piccola preparazione invernale.

Vediamo di utilizzare tutti i corsi fatti ed i patentini ottenuti (istruttore Spinning, allenatore FIPCF, ecc) per fare qualcosa di buono in palestra.

Dopo 2 mesi di lavoro "di resistenza", ho deciso di dedicare tutto dicembre ad un lavoro di "forza". Lo so, la terminologia non è proprio da istruttore, ma alla fine sempre di fatica si tratta.

Ho preso i "fondamentali", e li ho accessoriati con un numero di set, ripetizioni e recuperi adatti allo scopo. Unica parola d'ordine: intensità.

Ieri sera il menù serviva (tra l'altro) dello squat con bilanciere, esercizio croce e delizia di molti, se non tutti, coloro che si divertono con i pesi. Questa mattina, oltre alla terribile sensazione che ottengo dal caffè che sto bevendo (è della vendor machine che abbiamo in ufficio), ho anche due gambe che non sarebbero in grado di correre nemmeno 1 km!.

Questo è proprio quello che mi aspettavo, segno del cambiamento radicale nel tipo di allenamento. Ora il difficile è continuare fino alla fine del mese. Vedremo.

lunedì 4 dicembre 2006

Corsa virtuale

Visto che non si può correre davvero stasera, allora ho giocato un pò a ricomporre un tragitto fatto questa estate....insomma basta cartine autoprodotte, rubate da Tuttocittà.

Allora ho fatto questo esperimento su http://walkjogrun.net/, ho fatto la mia registrazione, poi ho messo con molta pazienza i "fermini" sulle strade, cecando di svoltare agli incroci giusti, anche perchè un paio di volte il mouse s'è imbizzarrito e sono arrivata in capo al mondo.
Piano piano, con molta, anzi troppa, pazienza si procede..alla fine mi azzardo anche ad inserire il mio peso (avrò fatto bene l'equivalenza?), aggiungo una velocità probabile; arrivo al punto in cui abbiamo ripreso la strada del ritorno e per fortuna che mi compare la manina sull'icona "Return home"..e in un attimo la linea blu mi riporta al punto di partenza!

Quant'è? Convertiamo le miglia in chilometri...22,85!! Era meglio non saperlo, pensavo di aver fatto una grande impresa, invece pare che non sia così.
Però qualcosa non mi convince: come se lo è calcolato il tempo 4h34'? Invece mi ricordo benissimo che alla fine il cronometro, quello vero, segnava 2h48'!

No, è meglio lasciar perdere e fare le cose dal vivo..il mondo virtuale non fa per me!
Mica c'è segnata sulla mappa la bella faccia del mastino napoletano (o qualcosa di simile) che sbuca fuori e blocca con il suo bel sorriso l'unica strada per tornare indietro; lo sa il satellite quanto è ripido montespaccato? (forse lo sa...). La strada del monte poi non finisce mai, mai, mai e, anche se di poco, sale sale sale..

Insomma sono offesa con questa cartina..i 22,85 km più faticosi della mia vita e lei, impietosamente, mi dice che al massimo posso aver fatto poco più di una mezzamaratona?!?
Mi sento come quando, da grande, vedi per la prima volta quanto è piccolo tutto quello che sembrava gigantesco da bambina..

domenica 3 dicembre 2006

Ahia ahia ahiaaaaaaaaa!! Quanto fa male.. quanto fa male!!
L’infame m’ha colpito a tradimento, quando non mi potevo difendere, è arrivato inaspettato e m’ha aggredito senza pietà, m’ha tolto il respiro, m’ha fulminato e immobilizzata al letto, m’ha lasciato senza parole, neanche la forza di urlare per paura che la situazione peggiorasse.

Adesso, dopo due giorni ancora sento dove m’ha colpito, faccio attenzione ai movimenti perché ho l’impressione che possa tornare a completare l’opera.. che ansia; ma soprattutto che PALLE!

Un crampo l’altra notte al polpaccio, dormivo come un ghiro e non ho avuto la minima forza di volontà per stendere la gamba.. il risultato è che da due giorni ho un polpaccio di legno, è annodato, impossibile fare qualcosa di più impegnativo che passeggiare.
E’ un gran peccato perché ci sono stati due giorni di bel sole e caldo.
Invece l’attività fisica più intensa di questo weekend è stata la passeggiata domenicale mattutina con breve sosta per un caffé in centro.

Non m’era mai capitato nemmeno quando correvo anche per tre giorni di fila.. adesso mi sento Gambadilegno, ogni tanto cammino come il capitano Achab, insomma sono un bel relitto..