E sempre dalla foto si vede chiaramente che io gli occhi della tigre me li ero anche portati dietro, come mi aveva detto Fabio, ma la concorrenza quest’anno era davvero spietata e all’arrivo una ragazza molto gentilmente m’ha detto: “Che sfiga sei arrivata sesta e si premiano solo le prime cinque di ogni categoria”. La dura legge della corsa dice che, se vedi una che si presenta a correre con il top e la mutanda al posto dei calzoncini, quella di certo, se non arriva prima, è solo perché ce n’è un’altra, sempre in mutande, che va più veloce…
Nonostante questo la gara per me è andata meglio dell’anno scorso e mi fa molto piacere aver migliorato il mio tempo esattamente di un minuto: 1h01’57’’ per completate gli 11,8 km della 28° Caccia alla rana di Barchi.
Così come gli anni scorsi la partenza è molto veloce per la discesa (4’30”/km), poi mi parcheggio intorno ai 5’/km e, tra una salita e l’altra, i primi 10 km passano in 50’30”.
Gli ultimi due km sono esattamente come me li ricordavo: ripidi, ma ormai so com’è la strada e se anche sembrano non finire mai, il traguardo come al solito arriva.
Giovanni e Riccardo sono già arrivati insieme e mi aspettano al ristoro, ma questa volta mi hanno preceduta solo di cinque minuti e non di dieci come alla CorriAncona.
Dopo averci mangiato e bevuto sopra (birra e piadina)….tutti a casa!
Ciao rospi....ci rivediamo l'anno prossimo.