Mi volto e butto là un “Tutto bene?
Ci sei?”
Trovo un muro bianco di nebbia, il
bosco scricchiola e s'è inghiottito il compagno di corsa.
Non c'è tempo di preoccuparsi per i
dispersi, mancano solo 3 km se la caveranno come meglio possono.
In fondo siamo solo ad Arcevia, 70 km
da Ancona, anche se ieri sembrava la Transilvania ed il castello
sarebbe stata la casa dei sogni per gente tipo Frankestein o l'uomo
lupo.
Anche a farlo con il pullman il
percorso era sembrato faticoso ed infinito: tornanti e salite;
visibilità non superiore ai 100 metri, in mezzo ad una campagna
stranamente silenziosa, con qualche scorcio molto simile alle
montagne che non dovevano essere troppo lontane.
Ci eravamo radunati dentro le mura di
questo piccolo borgo, Palazzo di Arcevia, il campanile suonava, ma
non si sa per chi, visto che tutte le imposte erano chiuse.
Saremo stati una sessantina o poco più,
infondo era una prima edizione.
I primi 6 chilometri erano passati tra
una salita e l'altra, con qualche discesa per sciogliere le gambe, il
gruppo s'era subito sparso e disperso nel nulla.
Eccoci all'ottavo chilometro,
l'impressione è di essere sulla strada buona per arrivare, il
problema è capire quale e quanta salita ci sarà da fare per
raggiungere il traguardo, perchè siamo ancora troppo in basso.
Siamo in tre: un compagno me l'ero
portato da casa, l'altro lo conosco e s'è aggregato alla fine
dell'ultima discesa.
Si arranca, si sbuffa, un tratto si
cammina e poi si riparte, uno dei tre dice che sta raschiando il
fondo del barile, l'altro si ricorda adesso che a colazione ha
tragicamente scordato di mangiarsi la banana e teme che gli sarà
fatale.
Io spero solo che le due ore di
spinning del sabato pomeriggio e i tre aperitivi che ne sono seguiti
al posto della cena, non mi presentino il conto ora che sono mezza
impiccata sulla salita dell'undicesimo chilometro.
Dodicesimo chilometro: quello della
banana è ormai perduto, quello del barile va e viene, ma ancora c'è.
Epilogo: 1 h 15', pensavo peggio visto
il dislivello.
Il sole non s'è visto.
La nebbia m'ha inzuppato fino alle
ossa.
Quello della banana è arrivato un paio
di minuti dopo sano e salvo, ma un po' provato.
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