A volte da, a volte toglie.
A volte è meglio guardarla diritta in faccia.
Altre volte è meglio tenere gli occhi fissi a terra.
A volte ti consuma.
A volte non te l'aspetti e non finisce mai.
A volte la pensavi peggio di quello che è.
Ma a volte la salita da tanta soddisfazione..e ti regala una serata che non t'aspetti.
Partenza
senza freni, a forzare, che è inutile raccontarsi la balla che ci si
risparmia in discesa perchè poi arriverà la salita.
Io agli arrivi in progressione non mi sono mai convertita.
Quindi finchè l'asfalto scorre veloce meglio approfittare. Alla salita ci si penserà quando arriva.
Nel
buio che disorienta, tra le lucciole, nel silenzio che riporta
all'arrivo, tra i sospiri e le imprecazioni, ho riconosciuto ogni curva,
ogni pendenza di quella salita finale che conclude la caccia alla rana
di Barchi.
Un tempo di uno sputo sotto l'ora, un piazzamento di categoria con il solito salame annesso...
La
salita da tanto, se la prendi dal verso giusto, in una serata che sei
di buon umore e che decidi che non t'importa di faticare, che vuoi
sentire le gambe.
....sempre più convinta che la Caccia alla rana di Barchi è una delle corse che più mi piace correre...
mercoledì 3 luglio 2013
La salita
Pubblicato da Cristina alle 23:13
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