Secondo trofeo Massimo Galeazzi a Posatora: l'evoluzione di quella che era la corsa dello IOM.
Poche ambizioni, trattasi di corsetta non competitiva, corsa un po' per beneficenza e un po' per tradizione.
Ma non sottovalutatela, di pianura ce n'è poca e nessuno ci sta a stare dietro.
Non c'è classifica, ma ognuno conta i suoi sorpassi e si fa la sua classifica personale.
Mentre s'incrociano quelli che già hanno fatto il giro di boa, la classifica si fa complessa: somme e sottrazioni, per capire se c'è più gente davanti d'andare a prendere o più dietro da cui scappare.
E' una corsa chiacchierata, per chi ha fiato da togliere alle gambe sprecandolo nei pettegolezzi, che tanto dopo i primi tre non importa quando arrivi.
E' una corsa talmente vicino a casa, che il programma è semplice e scontato: si arriva in ciabatte, si parte a capofitto in discesa, si scoraggiano gli avversari annunciando l'arrivo di salite epiche, si rifiata ai ristori, si boccheggia in salita.... si arriva in affanno e sudati come si deve.
58 minuti di corsa, poi si recupera e si stempera la fatica al mare.
lunedì 24 giugno 2013
Poche ambizioni
Pubblicato da Cristina alle 23:06
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1 commento:
bhé verrei anche io a faticare lì :-D waoooo!!!
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