Fossombrone 9 maggio, Podistica del Metauro, mi ricordavo una gara lungo il fiume, niente di impegnativo.
Mi ricordavo una partenza dal centro, nella piazza.
Ma forse le cose sono cambiate, la piazza è vuota, allora mi rivolgo al sacro totem che appare in fondo ad un bel viale alberato.
Perchè da che mondo è mondo, da quando la corsa è stata inventata, il gonfiabile rosso con lo striscione dell'Avis vuol dire "gara podistica".... e per un pelo non mi ritrovo iscritta al torneo di minibasket.
Bambini in canotta, alti poco più delle mie ginocchia mi guardano storto...scusate questo non è il mio sport.
Quando trovo il posto giusto, ignoro le voci che parlano di granpremio della montagna, del santuario e della croce da raggiungere, all'amico "podista occasionale" dico di non preoccuparsi, che al massimo saranno duecento metri di salita...
E così ci ritrovammo a salire per tre chilometri di salita, lungo infiniti tornanti, contando ogni tabernacolo della Via Crucis e chiedendoci se fosse meglio correre o camminare, invocando la discesa, sperando che non fosse ripida come la salita.
E così si scoprì che a Fossombrone di gare ne fanno due: una a luglio (quella che mi ricordavo di aver fatto) e questa a maggio.
Peccato averlo scoperto così, appesa alla salita, con i polmoni in affanno e le gambe che bruciavano per la fatica.
Ora si tratta di aspettare e vedere se quella di luglio me la ricordo bene, o se mi aspetta un'altra faticaccia.
Nel frattempo i giorni sono passati, è arrivato un weekend in cui di correre non ne ho voluto sentir parlare, indecisa tra due possibilità, ho deciso per la terza: mare relax e panza all'aria.
Domenica gara poco impegnativa vicino a casa...che poi scappo di nuovo in spiaggia.
martedì 18 giugno 2013
Pubblicato da Cristina alle 21:59
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