venerdì 30 novembre 2012
Per domenica un po' di cross...anche se non è il mio genere preferito...
Pubblicato da Cristina alle 16:21
martedì 27 novembre 2012
Gessi Wild Trail....ma non ti ricorda un film?
Pubblicato da Cristina alle 11:28
“Ma non assomiglia paurosamente ad un film? Tutto questo
bosco silenzioso, i sentieri coperti di foglie gialle e rosse, gente che s’è
persa e vaga senza trovare la via giusta…”
“Si, manca solo la casa diroccata, quella con le impronte
delle mani sui muri…”
“Invece eccola lì davanti LA CASA…”
“Perfetto, non manca niente. Togliamoci da questo
labirinto il più presto possibile, prima che sbuchi pure LEI, la versione
sadica della fatina dei denti…”
Un normale scambio di opinioni “cinofile” tra me ed un
altro podista disperso.
Perché dopo che ti sei svegliata all’alba e dopo 200 km di
strada, per andare a fare poco più di 15 km di questo Gessi Wild trail, mi mancava
solo il “cacciatore buontempone” che, spostando i segnali, ha mandato a funghi
e castagne quasi tutti i partecipanti.
Già avevo avuto il mio “momento no” mentre ero in cima,
lungo quella maledetta crosta di gesso cristallizzato, scivolosissima,
tagliente e pericolosamente esposta sul baratro.
In salita ero anche andata su benino, anche se in alcuni
punti bisognava usare pure le mani e attaccarsi bene agli alberi, ma poi,
arrivata in cima, dopo un doveroso sguardo al panorama, ecco la crisi di panico
da discesa: un vago senso di vertigine, accosto e lascio passare tutti quelli
dietro.
Calma.
Ormai sono quassù e bisogna scendere.
Due respiri e con pazienza inizia la discesa: le scarpe e
le gambe fanno quello che possono, ma la testa ha troppa paura, il terreno
sotto le suole è instabile, in certi punti sembra di camminare sul vetro.
Non so quanto è durata l’agonia, so solo che quando
finalmente ho capito che con il gesso avevo finito, che si tornava su terreni
meno lunari, che potevo ricominciare a correre, ecco che mi ritrovo in mezzo ad
un sentiero che va verso il nulla…
Per fortuna siamo un gruppo, che aumenta via via che la
gente arriva al segnale che è stato spostato, si esplora la zona, è tutto un
andare e venire di gente che formicola nel sottobosco.
Fino a quando una voce urla “Ho visto un segnale!!” e
tutti ripartono verso la direzione giusta.
2h 14’: mi ritrovo il traguardo, trovo un caldo piatto di
zuppa di verdure e piada con prosciutto e riprendo la via di casa.
mercoledì 21 novembre 2012
Piccole ed inutili soddisfazioni…
Pubblicato da Cristina alle 08:45
10200 metri in 2995 secondi.
Solita nebbia e tempo da funghi nella pianura
industrializzata.
Partenza spavalda per andare incontro al crollo, sperando
che si trovi il più possibile vicino all’arrivo.
Eppure si va.
Al sesto chilometro ancora tutto bene, addirittura si fa
conversazione.
Si sorpassa gente.
La strada scorre sotto le suole.
Passato l’ottavo si decide che vale la pena soffrire ancora,
tanto mancano due chilometri…saranno si e no 10 minuti d’agonia.
Annaspando si va avanti e quando si passa il cartello del
decimo, si spera con tutto il cuore di aver letto bene il volantino della gara
e che manchino veramente solo 200 metri.
200 metri lunghissimi, indigesti…
Ma ce la faccio, 5 secondi prima che il mio orologio segni i
50 minuti, sono dietro la linea dell’arrivo..sana e salva.
Piccole soddisfazioni per chi, come me, sotto i 5’/km non ci
corre nemmeno se inseguita dai cani idrofobi.
Futili soddisfazioni perché la gara (3 Trofeo Esalex a
Rosciano di Fano) è strapiatta e sono andati tutti velocissimi.
Soddisfazione del tutto personale ed intima, perché in
classifica vicino al mio nome c’è segnato il tempo di 50’02’’….maledetto chip e
cronometraggio senza realtime!!
mercoledì 14 novembre 2012
MonteMarinaMonte
Pubblicato da Cristina alle 10:49
E’ iniziata con una mattina che non si capiva se voleva
piovere.
Una sveglia comoda, una volta tanto senza arrivare in capo
al mondo per correre.
Un’organizzazione serena e senza intoppi, di quelle che i
pettorali li riciclano ogni anno lavandoli.
Un percorso un po’ più corto perché ormai il cantiere per la
terza corsia sull’A14 è autoctono tra queste colline come il pino marittimo o i
filari delle viti.
Un paio di km in meno, ma non per questo senza salite in
apnea e discese a rotolare.
Le scarpe nuove, mai messe ed il loro debutto alla
MonteMarinaMonte.
L’ansia di evitare le pozzanghere ed il fango, perché le
scarpe nuove che si sporcano fanno male al cuore.
Chiacchiere e caffè.
Poi la gara.
Un giro di paese, giusto per prendere un po’ di slancio e
guadagnarsi gli incitamenti del borgo.
La prima discesa e la gente che supera.
Subito una salita e si recuperano i fuggitivi.
Andare senza risparmiarsi, perché tanto sono solo 11 km e
male che va si scoppia, ma non ci sarà da soffrire che un’oretta.
Ultima salita, quella dell’acquedotto, poi la curva a destra
ed il rettilineo, sempre troppo lungo, che riporta al paese.
Stop al tempo: 57 minuti.
Poi si va alle premiazioni, dove ognuno può scegliere cosa
vuole..
Io per me ho scelto e finisco gratificandomi con un bel
piatto di ravioli burro e salvia a scaldare la pancia, bevendoci dietro qualche
bicchiere di verdicchio.
mercoledì 7 novembre 2012
"...prima che tu riesca a dire crostata di mirtilli…”
Pubblicato da Cristina alle 14:58
…ecco che giovedì 1 novembre sono alla Maratonina della
città dell’Olio a Borgo Trevi, lontanissima da casa.
Decisa in tutta fretta mercoledi notte, mentre fuori
diluviava.
Le gambe, all’inizio quasi spavalde, ancora memori della
faticaccia della Conero Trail al quindicesimo si piantano: forse quei 1150
metri di dislivello di domenica non li avevono ancora digeriti.
Non è restato altro da fare che corricchiare per arrivare
alla meno peggio a quel maledetto traguardo.
E poi di nuovo in macchina domenica mattina, senza pensarci:
Corsa della Salute a Macerata Feltria.
Perché ero in debito con gli organizzatori che ad ottobre,
quando avevano dovuto annullare la gara all’ultimo minuto, si erano sbattutti
telefonando a mezza regione per avvisarmi di non andare.
Certo si poteva rimanere a letto, si poteva riposare, si
poteva evitare la pioggia..
Però mi sarei persa 12,5 km di corsa tra le colline del
Montefeltro, in mezzo all’autunno colorato e silenzioso.
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