Meditavo oggi sulla gara di lunedi, la solita bella corsa a Lucrezia, quest’anno senza panino con la porchetta, quest’anno 10 km precisi, quindi un pelo più lunga ed io che ci metto due minuti in più per finirla, pensavo alle solite cicliche sensazioni di pesantezza e alla sete incurabile che per me ne è un sintomo…
Cogitavo e sceglievo, tra tutto, di cosa era meglio lasciare traccia.
All’improvviso ho smesso di pensarci e m’è rimasto un tarlo.
Lo scrivo come si è materializzato tra i neuroni, va preso come un pensiero improvviso, un volo pindarico, un’associazione di idee senza pretese e senza importanza.
Ogni domenica si parte, si parcheggia, si ritira il pettorale, si fa un giro di saluti e alla fine le facce sono più o meno quelle, a seconda che si vada a nord o a sud di Ancona, ci si guarda intorno e più o meno sai già chi sarà la prima donna o il primo uomo ad arrivare al traguardo.
Lo stesso pensiero sono sicuro che lo fanno anche loro, i vincitori: appena arrivano già si individuano e capiscono con chi devono vedersela. Tra donne e uomini in top e pantalone/mutanda anche d’inverno, tra gambe lunghe tirate a lucido, vecchietti terribili, già si sa come a finire.
Oppure no, oppure ti capita tra le gambe una biondina, che si materializza lì a Lucrezia e viene addirittura dalla Repubblica Ceca, scesa da una macchina con targa straniera, con il sandalo da frate ed il calzino, piccolina, pallidissima, si iscrive davanti a me, l’accompagnano due omoni con pantaloni a metà polpaccio, con l’aria di essere venuti per la sagra dei wurstel e della birra, più un tizio teschiato che, almeno lui, indossa una tuta d’acetato.
Per un attimo ti chiedi come avrà fatto questa a capitare qui, poi la perdi di vista in mezzo alla folla.
Salvo che alla fine tra le donne vince lei.
Magari mi sbaglio, magari è famosissima, tutti la conoscono e avevano capito che avrebbe vinto lei…ma a me è venuto questo tarlo: che abbia sorpreso tutti e che qualcuno ci sia rimasto un po’ male..
E ammetto pure che questo pensiero mi fa, diabolicamente, sorridere.
A questo pensavo oggi riguardo alla gara a Lucrezia di lunedi..
martedì 26 aprile 2011
Quando meno te lo aspetti...dalla Boemia...
Pubblicato da Cristina alle 23:06
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1 commento:
Saluti da Mercuriodacorsa. Ciao Bela
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