Ieri sera 10 km contro i sensi di colpa...
Domenica proviamo di nuovo a sentire la sveglia...
Le vicende di un (piccolo) gruppo di runners: corse, gare, pensieri, allenamenti, prove, mezze maratone, sconfitte e successi.... e tutto quelle che ci viene in mente..
Pubblicato da Cristina alle 11:04
Pubblicato da Cristina alle 18:14
Dopo la prima riflessione fantantropologica ispirata dalla corsa, ecco la seconda grande scoperta di fisica dinamica: l’appetito ai ristori alla fine della gara si sviluppa in maniera inversamente proporzionale ai km percorsi. E’ una versione aerobica del principio di Archimede.
Se i 15 km della corsa di San Martino a Controguerra li fai in meno di un’ora, sei un mostro e appena arrivi probabilmente ti fai dare la tua borraccia di brodaglia piena di vitamine, sali minerali, amminoacidi ramificati, proteine cuneiformi e protoni fluorescenti.
Se ci metti poco più di un’ora, sei già più normale e forse ti va bene il gatorade che ti danno appena tagli il traguardo, sei contento perché alle docce non c’è la fila e vai a vedere se magari ti sei piazzato in qualche categoria.
Dopo l’ora e mezza (ma con qualche fenomeno che ci mette anche un po’ di meno), la prima cosa che fai, tutto bello sudato, vai baldanzoso a riempire lo stomaco, a reintegrare le tue fatiche nemmeno avessi corso una 50 km nel deserto del Gobi in autosufficienza.
E le mandibole macinano metri quadrati di pane e marmellata, pane e mortadella, infilano una dietro l’altra castagne calde, rigatoni al sugo di pesce, più velocemente di quanto le gambe abbiano macinato i km.
Unico ostacolo da superare: i non competitivi della 4 km, che hanno già da un pezzo formato un muro compatto spesso almeno tre unità, che non si schioda dalla prima.
Questo è quello che accade alla fine della corsa di San Martino a Controguerra: un finale ricco, così come merita una gara partecipatissima.
E io?? Io sto a metà classifica generale, a metà classifica di categoria…ma almeno quest’anno non avevo i postumi di nessuna sbornia e me la sono cavata con sette minuti in meno dell’anno scorso (1h 18’ …).
Mi sono goduta il sole e il panorama…Pubblicato da Cristina alle 23:06
Corro osservo e mi faccio delle idee di fantantropologia.
La vedi la gente che ti guarda con la faccia da punto di domanda, mentre gli passi di fianco correndo: loro si fanno delle idee su di me.
Io mi faccio delle idee su di loro.
In particolare, dopo tre anni passati a correre dopo le sette, in quartieri silenziosi e poco frequentati, stasera ho tratto la grande conclusione: tutti quelli che portano fuori il cane a fare pipì quando è buio e stanno al telefono per tutto il tempo, mentre il quadrupede si svuota per bene ad ogni palo della luce, ebbene costoro, ne sono certa, sono al telefono con l'amante o con qualcosa di simile.
Ne sono convinta e basta, sono troppo felici e con la faccia beata. L'ho deciso oggi nel solito giro da 1o km, passando di fianco a telefonate fatte di poche parole, per lo più risatine sommesse e improvvisi silenzi non appena qualcuno è nelle vicinanze, tutto questo mentre il povero quadrupede, che ormai ha mappato con la pipì tutto l'isolato, volta il muso all'insù e chiede quando si ritorna a dormire sul divano a casa.
Elaborando l'assurda teoria ritorno alla base e sperando, visto il periodo di grande pigrizia, di aver reso, con questi 10 km, più sopportabili i 15 di domenica alla Corsa di San Martino, a cui mi sono pelo pelo iscritta...una specie di terapia d'urto contro l'accidia...
Pubblicato da Cristina alle 16:22
La sveglia ha suonato alle 5:40, ma io ero andata a letto molto dopo mezzanotte.
Quindi l'ho spenta e mi sono girata dall'altra parte..
Non ce l'ho fatta ad alzarmi ieri mattina, quindi niente trasferta in solitaria a Cesena al Giro dei gessi.
Nè c'è stato verso di rimediare in seguito con una corsa.
Ieri solo un'onesta giornata da pantofola: una passeggiata prima di pranzo per prendere un caffè e un'altra nel tardo pomeriggio per la solita birra rossa media della buona notte.
Oggi piove..non vedo l'ora di rimettermi in pantofole!
Pubblicato da Cristina alle 20:09
Ore 17..."Cristina, non ti vedo in forma oggi."
"Grazie. Avevo giusto bisogno di una parola di conforto..."
Novembre piovoso e buio, sento aria di tristezza e pantofole.
Ogni tanto ho dei guizzi, tipo approfittare di una mezza giornata libera dal lavoro per correre quando c'è ancora il sole..
Oppure pensare seriamente di ritornare domenica a Cesena per il Giro dei Gessi, anche se non è proprio sotto casa.
Sarà dura resistere fino al ritorno della primavera.
Nel frattempo ieri ho fallito alla grande il tentativo di rimisurare il solito, squallido giro da 10 km: ritenterò...in cuor mio spero di scoprire che sia più lungo di quello che ho pensato fin'ora (mi bastano anche solo 100 mt).
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