Ricevaimo e molto volentieri "forwardiamo" un po' di cose che si potrebbero fare questo fine settimana...in rigoroso ordine cronologico.
Le vicende di un (piccolo) gruppo di runners: corse, gare, pensieri, allenamenti, prove, mezze maratone, sconfitte e successi.... e tutto quelle che ci viene in mente..
Pubblicato da Cristina alle 10:23
Pubblicato da Cristina alle 13:19
Quelle giornate storte…che iniziano storte e non si raddrizzano, da cui non può venire niente di buono, quelle che devono solo passare senza prendersela troppo.
Il bancomat non voleva dare i soldi a Giovanni, la colonnina del casello dell’A14 non voleva darmi il biglietto per il pedaggio, il giudice Fidal non voleva dare i pettorali a tutti quelli che si iscrivevano prima della partenza, ma non ho capito perché (ma almeno questa rogna io e Giovanni l’abbiamo evitata perché avevo mandato un fax per anticipare l’iscrizione), siamo arrivati 10 minuti dopo che avevano chiuso la strada dove volevamo parcheggiare, allo start non so cosa ho combinato con l’orologio e al sesto km mi sono accorta che era partita una specie di conto alla rovescia per cui l’ho fermato, sono partita troppo forte perché ero troppo dietro e l’ho pagata tutta.
Le gambe erano pesanti, la testa era stanca, sentivo le guance in fiamme e il resto del corpo freddo, non trovavo conforto nella discesa, né nell’acqua ai ristori, né nel conoscere il percorso, né tanto meno nei compagni di corsa…
All’arrivo non ho chiesto il tempo a nessuno, ho saltato il ristoro, ho trovato Giovanni per andare in macchina a cambiarmi e per tornare su per godermi le premiazioni degli altri mangiando piadina e bevendo birra..
Perché, anche se ho avuto una serata storta, la Caccia alla rana è comunque una gara bellissima e le serate no prima o poi capitano, ma passano.
Guardiamo oltre, alla prossima…
Pubblicato da Cristina alle 07:47
Ma dopo trenta edizioni di caccia....quante rane vuoi che siano rimaste a Barchi?
Sabato sera allora, come al solito, ci si vede al cimitero nel tardo pomeriggio, dopo aver riposato e meditato al mare sulla strategia di gara.
Giovanni come al solito arriverà rosso-gamberetto, dopo una mattinata sotto il sole e su una sdraio; io avrò già sgranchito le gambe e sudato sulla salita della spiaggia di Mezzavalle.
Si guida fino a Barchi, si cazzeggia in giro, si saluta un po' di gente, ci si prepara con calma, si guardano le gare dei bambini....ecc...e la serata finisce con una birra e una piadina!
Nel mezzo ovviamente la corsa...ma quella non so come andrà...
Pubblicato da Cristina alle 22:06
Eppure un po’ me ne vergogno, ma con lo stesso spirito e la stessa onestà con cui ho confessato di averci anche messo due ore a portare a casa una mezzamaratona strapiatta, dirò con semplicità come è andata la corsa di domenica.
Sono arrivata quarta…
…ma c’erano solo sette donne..
Il tempo impegato è lo stesso dell’anno scorso (2h 10’)…
…ma quest’anno non pioveva, anche se c’era un gran vento.
Non ho fatto grandi sorpassi…
…anzi ho perso la terza posizione più o meno al sesto km senza far niente per riacciuffarla.
…ma ho difeso la quarta posizione, controllando una tipa che si avvicinava in discesa, allontandola per sempre all’ultimo km che, purtoppo per lei, era in salita.
Ho camminato in discesa…
…ma ho corso quasi tutte le salite (a parte quelle troppo verticali).
Mi sono scansata per far passare quelli dietro che scalpitavano..
..sono affondata nell’erba alta fuori dal sentiero per sorpassare.
Ho aspettato ad ogni ristoro per finire il mio bicchiere d’acqua e buttarlo nel cassonetto.
Sono arrivata contenta e che mi portavo a casa la coppa con un pezzo di guanciale, l’ho saputo mentre cercavo di vedere il fondo del piatto di riso gigante che stentavo a finire…ci voleva un altro bicchiere di vino.
La corsa è meravigliosa: si corre su prati pieni di fiori, su stradoni ciotolosi, lungo stretti sentieri che cingono la montagna in bilico sullo strapiombo sotto cui si apre la piana di Castelluccio (quella delle lenticchie), su tappeti di foglie stesi sotto gallerie di alberi, si passa di fianco a greggi di pecore e arcigni cani pastore.
In mezzo al vento, ai panorami che si aprono appena si guadagna la fine di una salita, nella solitudine del respiro affannato della corsa…ti aspetti che ti compaia la Sibilla che abita da secoli questi posti…
Pubblicato da Cristina alle 16:30
...il risotto con i fagioli, le salsicce e il vino...
Pubblicato da Cristina alle 11:35
Pubblicato da Cristina alle 14:23
Pubblicato da Cristina alle 07:40
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