“Sei venuta da sola?”
“No, sono venuta con la tosse e un
po' di raffreddore.
O mi passa o peggiora.”
“Non dovrebbero esserci problemi, non
fa troppo freddo, verrà fuori una bella giornata”
Il Nostradamus della situazione pare
convinto di quello che dice, in fondo si tratta di un noto
personaggio abituato da anni alle lunghe distanze, a gare di trail
ben più impegnative di questi 15 km del Winter trail, avvezzo a
montagne ben più importanti di un semplice Colle San Marco.
Ne saprà di sicuro più di me...quindi
bisogna fidarsi.
Per la verità a me sembrava che il
cielo stesse diventando sempre più grigio e ogni tanto qualche
goccia sulla testa la sentivo, ma l'esperto era lui...
Tra un colpo di tosse e l'altro, che
cerco di tenere a bada biascicando caramelle balsamiche di un bel blu
fluorescente, mi vesto e aspetto le 10, corricchiando in giro più
per non prendere freddo che per altro.
Poi si parte e per fortuna smetto di
tossire, da qui in poi è solo corsa.
Sentieri, boschi, salite, discese....ma
soprattutto pioggia pioggia pioggia, di conseguenza tanto fango
scivoloso, soprattutto nella parte finale.
E nebbia con visibilità indecente
proprio nel punto più panoramico del percorso.
Tutto molto divertente, ma il pensiero
ovviamente va al caro veggente, al guru del meteo e mi chiedo come
abbia fatto a sopravvivere fino ad ora.
Vista l'evidente capacità di leggere
il cielo e la sottile sensibilità per percepire i segnali che Madre
Natura gli manda, come ha fatto, durante le sue avventure, a non fare
la fine della mummia di similaun?
Resta un mistero...
Alla fine porto a casa un onorevole 1h
52', un piazzamento di categoria di cui però sono venuta a
conoscenza quando ero a casa, già al caldo sotto le coperte.
Il mio raffreddore ad oggi, da una
scala da 1 a 10, è arrivato ad un rassicurante livello 5, la tosse
invece si posiziona con prepotenza al livello 9.