Domenica ad Osimo giro delle due ville, monco di una villa,
perché forse il granconte Felino Diovedeprovvede, aveva gente a pranzo ed il
permesso per passare sotto casa sua non l’aveva concesso.
Quindi un chilometro scarso risparmiato ed una salita in
meno.
E io ho ringrazio tutta la stirpe del conte ed i suoi
vassalli, visto che, da subito, annaspo tra il caldo, la sete, il sudore che mi
brucia negli occhi fino alla fine di tutti gli 11 km.
C’è qualcosa che mi brucia dentro.
Che sia quel dannato pollo tandoori con lo yogurt e le
cipolle crude che mi sono mangiata sabato sera?
D’altra parte quale famosissimo maratoneta ha visto i natali
nella terra speziata del the e del curry?
“Nessuno” mi dico appena imbocco l’ultima salita, quella che
non finisce più e che porta al traguardo.
La sera prima di una qualunque attività vagamente aerobica,
che duri più di una mezz’ora non ti puoi alimentare con del pollo color
ciclamino, delle patate condite in maniera “fluorescente” con lo zafferano ed
il cumino.
E per quanto avrai letto il menù cento volte alla fine la
stronzata di ordinare qualcosa condito o cucinato nel latte di cocco la farai
di certo..
1 commento:
domenica baciuccaro?
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