lunedì 2 novembre 2009

34° Giro dei gessi

Domenica si poteva andare a Smirra a correre quei soliti 10 km e mangiare la polenta al tartufo e vinbrulè, ma, i nostri motti sono “Non progammare” ed “Essere pronti al tutto e al niente” , quindi alle ore 20 di sabato sera, mentre pasteggio con una birra “rossa ma tendenzialmente amarognola fatta anche con farina di castagne”, parte un messaggio con destinazione Giovanni.

Questo il testo: “Sono a cena con due balordi, domani vado a correre a Cesena”
Risposta: “A che ora ci si vede?”
Il laconico appuntamento: “7”

Andiamo al 34° Giro dei gessi a Cesena: 15, 7 km, partenza dall’ippodromo di Cesena, terza trasferta fuori dalla regione per il 2009.

Appena arrivati, dopo 150 km di autostrada e di nausea per Giovanni, butto l’occhio in giro perché so che c’è anche il Mitico, lo scorgo, ci salutiamo e conosco anche Mercurio.
Tra l’iscriversi, cambiarsi e fare la coda al bagno, arriva l’ora di partire e ci facciamo spuntare.
Poco dopo si parte, ma le prime sensazioni, per me, non sono buone e sento le gambe molto rigide, ho freddo ai piedi e faccio fatica a stare dietro a Giovanni, anche se i ritmi sono ancora lenti.
Poco dopo, per fortuna arriva la prima salita, tutti vanno pianissimo, metto le ridotte e scalo i tornanti, le gambe si scaldano un po’ alla volta.
Ora bisogna vedere come mi sento appena la strada spiana un po’…..mmmhmm: si muovono meglio di quando sono partite.
Si sale e si scende, alla fine le salite impegnative sono due, ma non troppo lunghe, sono gestibili e mi servono anche per fare qualche sorpasso.

Alla fine dell’ultima salita inizia una lunga discesa, dove, a differenza del solito, le gambe vanno giù abbastanza sciolte, sbuchiamo in centro, le gambe ancora vanno e quindi vado anche io.
Ultimi tre chilometri vicino al fiume: punto due tipe poco davanti e riesco a passargli davanti , una curva a sinistra e si sente un forte odore di stalla….mi sa che manca poco all’ippodromo e all’arrivo.
Infatti eccolo: 1h21’37’’ e sono contenta.
Uscendo dall’ippodromo, con la marmellata in braccio, ci scappano quattro chiacchiere più rilassate con il Mitico e Mercurio, più una doverosa foto.

Consiglio per i podisti maschietti: se dovete attaccare bottone con la donzella al vostro fianco…non fatelo in salita, perché con il fiatone non si capisce quello che dite!

7 commenti:

Brady ha detto...

CORAGGIO: ce ne vuole per rinunciare alla polenta al tartufo ed al vin brulè.
FORZA: se le gambe girano in salita qualcosa vorrà pur dire.
CUORE: non è colpa dei maschietti. Sei tu che vai troppo veloce.

Cristina ha detto...

...si dice delle donne, ma correndo ho visto che anche gli uomini a chiacchiere non restano indietro!

Miticojane ha detto...

In effetti sieti Voi che andate forte, quella che mi ha sorpassato NELL'ULTIMA discesa, ho cercato di stargli dietro, ma parlare era IMPOSSIBLE.
Non sapevo che adesso facevano la polenta con il tartufo, però prox anno ci penso

mercuriodacorsa ha detto...

Piacere tutto nostro...........Domenica tutti a Gabicce Mare. Ciao

franchino ha detto...

La polenta col tartufi è stata degnamente sostituita!
Ma quindi ci hanno provato... ;-)?

Cristina ha detto...

@Mercurio: domenica niente corsa a Gabicce, ma abbiamo prenotato una maratona di grigliata e vino rosso.
Questa settinama, se smette un po' di piovere, corro solo per mangiare l'impossibile domenica!!

@Franck: ogni tanto quache spasimante lo incontro per strada...

mercuriodacorsa ha detto...

Peccatoooooo!! Sara' per la prossima, ma non bere troppo va!!!!