lunedì 25 febbraio 2008

Special thanks

E’ da oggi pomeriggio che cerco di mettere in fila il racconto della mia prima maratona, credo che però dovrete sorbirvelo, se ne avrete voglia, domani o nei prossimi giorni.
Adesso ho in mente solo una parola: GRAZIE.

Grazie a Fabio con cui, se anche ci conosciamo da pochi mesi, è sempre stato un piacere correre, sia nelle gare che negli allenamenti, mille storie e consigli da dare, battuta sempre pronta e quello che conta di più e che a me piace: deve essere sempre per divertimento!
Senza Fabio non credo che sarei riuscita a fare quelle uscite da 26 km, per non parlare, anche se ancora la maratona non era nemmeno un’idea, di certe gare “epiche” fatte insieme: 18 km sotto il diluvio a Serra De’Conti e la gara al Monte Carpegna. Gli devo almeno tre birre da 66 bevute come premio dopo i lunghi…a buon rendere.

Grazie a Giovanni che due anni fa mi ha convinta a portargli il certificato agonistico e mi ha fatto iscrivere all’Angelini.
Con lui ho iniziato a correre per mezz’ora, poi un’ora e poi sempre di più, con lui ho imparato che una volta messe le scarpe vai dove vuoi, si può correre al centro della città, in collina, un passo dopo l’altro se ne fanno di km, basta, come dice lui, “Mettersi lì e rosicchiare l’osso”.
Lui si è letto per me il libro di Albanesi (per la verità gliel’ho dato come regalo di compleanno)
Voi non lo vedete perché non scrive molto, ma c’è, anzi lui è l’IDEA del blog.
Non siamo amici perché corriamo, ma siamo amici e tra le altre cose corriamo insieme, è stato il primo iscritto al Cristina’s fan club (se mai ne avessero fatto uno)

Grazie a Lucio e qui è davvero difficile: siamo amici perché entrambi abbiamo un blog, poi quello che all’inizio era per me una specie di amico immaginario (non credo molto ai rapporti on line) è diventata una persona incontrata e vera.
Non è stato solo un pacer perfetto, è stato un angelo custode, un compagno di viaggio, il mio instancabile sherpa, l’incosciente pensiero che l’avrei fatta, la pazienza di correre a 5’50’’, lui che in quattro ore ci fa solo la maratona dell’Ironman (cioè dopo essersi fatto prima, per riscaldarsi, 3,8 km di nuoto e 180 di bici), il mio sponsor (in tutti i sensi), una risposta pronta e rassicurante, la bottiglia dell’acqua presa per me ad ogni ristoro.
Sempre di fianco o pochissimi metri avanti a me, mentre faceva i suoi conti e con tranquillità e fermezza è arrivato con me al traguardo, un metro e ottanta di felicità da aggiungere alla mia.
La prossima maratona la dovrò correre da sola e non sarà facile, ma so a chi potrò raccontarla, nei minimi dettagli e so già che avrà qualcosa da rimproverarmi e a ragione, ma senza arrabbiarsi, perché sa come sono, nemmeno il più esperto degli psicologi avrebbe potuto riassumermi meglio!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Su www.adrenalinechannel.it ci sono i video degli arrivi....

Master ha detto...

Complimenti Cristina!
Ottimo tempo!
Aspetto il tuo racconto allora :)