IL FATTO E L'EPILOGO
Ci si vede direttamente a Salsomaggiore sabato, ritiro pacco gara e già lì le prime due persone che incontro sono di Ancona. La lepre è abbastanza cotta a puntino, ogni tanto vaneggia che alla fine sarò io a portarla al traguardo….deve esserci qualcosa di sbagliato nella ricetta.
Breve passeggiata in centro (a me Salsomaggiore mette tristezza…), poi cena con pizza e birra (piccola purtroppo) e gelato (anzi con gelato pizza e birra). La lepre sta meglio e si mangia metà della mia pizza al crudo e parmigiano che a me non va più.
Sveglia alle 7 e colazione, ma non ho fame, ho solo mal di stomaco, quel senso di ansia e di eccitazione che ho sempre prima di una gara, solo che questa volta il coefficiente di moltiplicazione è 42,195.
Scendiamo alla partenza non prima delle 9, perché la lepre ha avuto modo di fare addirittura un microriposino dopo colazione.
Incontro altre due persone di Ancona…: questa maratona assomiglia alla pista di atletica delle Palombare nell’ora di punta, anzi al mercato del martedì…
Come da programma si parte a…5’06”/km!?! E così fino al primo traguardo dei 10 km poi sarà il caso di rallentare o no? Tanto più che fino ad ora c’è stata la discesa ed il tempo è volato. La lepre è su di giri: troppo rosmarino?
Un rassicurante 5’24”/km e si passa la mezza maratona in 1h54’ e fin qui tutto bene, cioè bene per come sia possibile sentirsi dopo quasi due ore di corsa, non stiamo seguendo la ricetta originale però le cose procedono: ogni 5 km aggiungo acqua e spicchi d’arancia, aromatizzo il tutto con delle caramelle alla liquirizia.
Passato il traguardo delle 14 miglia (quello dove sono arrivata l’anno scorso, quest’anno con quasi 5’ di vantaggio) è iniziata una fase strana da definire: non è stanchezza insopportabile, non è fatica, non è paura di non farcela…è che, soprattutto dal 25 al 29 km, inizio a pensare “che palle mancano una marea di km…non passa più!!”
La cottura va avanti a fuoco più lento e la lepre si insaporisce con la sua musica, a volume basso e chiacchiera con me.
Finalmente al trentesimo km inizio il conto alla rovescia e già questa cosa mi suona bene: botta di energia e di buon umore inaspettata….non me lo aspettavo di non aver paura di fare altri 12 km.
Quando, pochi km dopo, complici anche i ristori, il passo si è un po’ troppo accomodato intorno ai 6’/km, la lepre mi profetizza un arrivo in 4h12’, decide che si deve osare di più e scappa dalla pentola, io le vado dietro e mi concentro sulle suole delle sue zampe posteriori.
Cartello n. 37 38 39, il 40 non l’ho visto, 41 42 e poi addirittura uno sprint finale da centometrista, che un altro po’ vomito ed il coro del Nabucco tutto insieme mi mette la medaglia al collo .
Tempo finale 4h06’29”
Sono molto molto molto contenta.
THE END (3:35-3:50)
mercoledì 27 febbraio 2008
La maratona - Volume III
Pubblicato da Cristina alle 23:18
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9 commenti:
..ogni volta che vi leggo mi viene voglia di mettermi le scarpette e ..via!!..complimenti per l'impresa..e per il modo di intendere lo sport..
Wow un lettore abbonato a Pantharun!!!
Non credo che la mia impresa comparirà sui libri di storia, nè cambierà il mondo, però è una settimana che sono contenta: saranno 42 km di endorfine, praticamente un'overdose.
Ciao benben, ripassa ogni volta che vuoi!
Le Endorfine fanno miracoli ... ma non sono solo quelle. Dopo un'impresa sportiva c'è anche la soddisfazione "intellettuale" e la autostima che giustamente cresce ...
..si ma l'effetto quanto dura??da una settimana c'ho stampato un sorriso idiota..da quando cioè ho fatto i miei primi 20 km..woww..applausi..la folla esulta e le gradinate cedono!!!!
wow cristina!! fantastico....goditi il momento :-) spero di ripetere la tua prestazione alla maratona di padova....continua cosi'
ragazzi, vi linko al mio blog e' che s'e' visto s'e' visto!!!
Evvai....un'altra donna! Monica aggiungo molto volentieri il tuo link.
In bocca al lupo per Padova!
cristina - e' proprio quello che ho pensato io quando ti ho visto in questo blog!!!
mi chiedo: ci sono poche podiste donne in italia? o poche che bloggano???
A giudicare dal racconto sembra quasi che tu non abbia fatto fatica. Grande!
Allora finalmente hai fatto la maratona! Scusa il ritardo... ma complimenti! Grandissima! E che tempo...
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