Domenica e lunedi sono stati due giorni un po' duri: non facevo "tanti" chilometri così ravvicinati da un po' di tempo, a parte la normale stanchezza, amplificata parecchio dalle temperature, ho rimediato (domenica) una vescica sul mignolino che ovviamente ho operato con la perizia dell'allegro chirurgo ed il cinismo del Dr. House, ma su cui ho ricorso il giorno dopo rammendandola con il mercurio cromo.
Ora mi ritrovo con il piede sinistro che soffre un po' a stare in una scarpa chiusa.
Ieri ero a corto di idee, oggi con un mazzo di brugole ho affrontato la mountain bike e ho finalmente misurato uno dei percorsi che faccio di solito: il contachilometri alla fine segnava 10 km e 200 m...e questo è confortante.
Il prossimo passo sarà convincere il piede ad entrare nella scarpa e purtroppo sorbirsi un po' di ripetute (bleee!!!)
Lunedi sera, forse per il caldo, per la fatica o la disidratazione mi sono ritornate su delle cose dalla memoria che....quando sei stanco fa bene sforzarsi di pensare ad altro: per esempio le parole di una canzone che ricordi a pezzi!
mercoledì 25 luglio 2007
Ci vuole una brugola del 5
Pubblicato da Cristina alle 20:15
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