martedì 21 novembre 2006

Giove Pluvio vs Cristina

..e siccome Giugliacci ha detto che domani piove di sicuro, oggi ho portato al lavoro le scarpe da corsa, oltre ai pantaloni, alla canottiera di lana, alla maglia a maniche lunghe, più una tuta da indossare sopra con cui giro per l’ufficio nell’ultima mezz’ora di lavoro (così quando ho fatto tutto tutto, ma proprio tutto.. posso scappare a correre); perché stamattina volevo farlo, ma non sono il tipo che si sveglia prima per correre (gare escluse), quindi si va dopo il lavoro e con molta ignoranza!

Si perché, caro colonnello Giugliacci, hai giusto sbagliato di 12 ore: ha piovuto stasera, ma già ero partita da un quarto d’ora e, se poi devo fare la doccia, tanto vale che mi inzuppo bene bene e poi ho collaudato un giubbettino anti-vento, gentile fornitura gratuita della società, che va bene soprattutto se il vento arriva in faccia..se corri sotto vento un pò meno, però oggi è stato fondamentale.

Stasera vi risparmio la cartina, perchè non mi va di farla.

Parto dal solito parco e all'inizio penso di scendere verso la pista di altletica, un pò di giri lì dentro (siamo tanti criceti che vanno in circolo e quasi tutti nella stessa direzione), invece mi va di improvvisare e allora..criceti in fuga e proseguo per il centro della città; in pratica, per chi è della zona, da Posatora verso il Piano, poi, passando per gli Archi, sono arrivata sul Lungo mare Vanvitelli, ho costeggiato tutta la zona del porto (avete visto "La stanza del figlio"? Più o meno ero lì dove correva Nanni Moretti).

Alla fine arrivo al centro del centro di Ancona, è passata una mezz'ora scarsa da quando sono partita, mi ritrovo nel pieno del deflusso cittadino serale.
Ci penso un attimo, attraverso la strada e invece che tornare indietro da dove sono venuta, mi infilo di slancio in Via Cialdini, solo perchè m'è venuta voglia di vedere il porto con le luci dall'alto.
La strada che ho scelto non è lunga, ma sale in alto, quindi è molto ripida, arrivo in cima, butto uno sguardo e già devo pensare a quale possa essere la via più breve per tornare, perchè non sono stanca, ma adesso piove proprio e come al solito non ho il cappello, sento l'acqua che scende dai capelli, ma sopratutto la gente sotto gli ombrelli è più difficile da schivare e i marciapiedi bagnati scivolano sotto le scarpe.

Riprendo la via del ritorno, mentre faccio l'ultima salita, quella per tornare al parcheggio dove c'è la macchina, schivo per un pelo, passando come una scheggia sul marciapiede opposto, un cane nero, con le punte delle zampe bianche, incazzereccio e con la voglia di stinco, che di solito "governa" un tratto di strada dove non passo mai proprio perchè c'è lui, ma che oggi s'è concesso una trasferta..

Arrivo al parco, faccio un ultimo giro e incocio due matti che corrono come me anche se piove, ci scambiamo uno sguardo che è un saluto, concludo la mia avventura metropolitana in un'ora circa, compresa l'attesa ai vari attraversamenti pedonali, poi un pò di stretching, tanto ormai l'acqua l'ho presa, infine un mini-spogliarello prima di rientare in macchina per togliere gli indumenti più bagnati..e sono arrivate le 20:30 quindi di corsa verso la doccia e sopratutto la cena.

Nella sfida Giove Pluvio vs Cristina, oggi ha vinto Cristina!

P.S. Giovanni dimmelo quando posso smettere di tenere le dita incorciate, non ti dimenticare, sennò resto così!

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