C'è poco da dire se parti con attaccato il numero 17.
C'è poco da aspettarsi se non fai nemmeno due chilometri e di ritrovi a litigare l'asfalto con un gatto nero.
Non c'è da supirsi se, nemmeno al quarto chilometro, ti ritrovi a valutare se la palma che hai scelto sia abbastanza grande per non offrire uno spettacolo troppo indecente.
La palma ringrazia per l'annaffiatura e io riparto.
Sosta al ristoro...bevo non bevovo...bevo non bevo...alla fine bevo: meglio tornare dietro la palma che soffrire la sete per 21 km.
Considerando che tra lo scegliere la palma ed il resto un po' di tempo ce ne ho messo, al passaggio del quinto chilometro guardo con orgoglio il mio orologio che mi mostra una media un po' sopra ai 5'/km: smetto di credere alla sfiga del 17 e alla sventura del gatto nero.
Finisce il primo giro. Avanti con il secondo, piano ma con brio e pure con qualche sorpasso (di gente praticamente ferma sulle gambe).
Mi urge un'altra sosta, sempre presso la palma di prima, ormai collaudata, poi si tira dritto fino alla fine: 1h 52' 12''
Ecco questa è stata la mia quinta maratonina dei fiori....finita nonostante la sfiga!
L'anno prossimo si ritorna per la sesta edizione perchè la gara merita e per vedere se la palma s'è seccata
martedì 16 aprile 2013
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