martedì 22 giugno 2010

Confesso...non è stato merito mio...ma non ne ho colpa..

Eppure un po’ me ne vergogno, ma con lo stesso spirito e la stessa onestà con cui ho confessato di averci anche messo due ore a portare a casa una mezzamaratona strapiatta, dirò con semplicità come è andata la corsa di domenica.

Sono arrivata quarta…
…ma c’erano solo sette donne..
Il tempo impegato è lo stesso dell’anno scorso (2h 10’)…
…ma quest’anno non pioveva, anche se c’era un gran vento.
Non ho fatto grandi sorpassi…
…anzi ho perso la terza posizione più o meno al sesto km senza far niente per riacciuffarla.
…ma ho difeso la quarta posizione, controllando una tipa che si avvicinava in discesa, allontandola per sempre all’ultimo km che, purtoppo per lei, era in salita.
Ho camminato in discesa…
…ma ho corso quasi tutte le salite (a parte quelle troppo verticali).
Mi sono scansata per far passare quelli dietro che scalpitavano..
..sono affondata nell’erba alta fuori dal sentiero per sorpassare.
Ho aspettato ad ogni ristoro per finire il mio bicchiere d’acqua e buttarlo nel cassonetto.

Sono arrivata contenta e che mi portavo a casa la coppa con un pezzo di guanciale, l’ho saputo mentre cercavo di vedere il fondo del piatto di riso gigante che stentavo a finire…ci voleva un altro bicchiere di vino.

La corsa è meravigliosa: si corre su prati pieni di fiori, su stradoni ciotolosi, lungo stretti sentieri che cingono la montagna in bilico sullo strapiombo sotto cui si apre la piana di Castelluccio (quella delle lenticchie), su tappeti di foglie stesi sotto gallerie di alberi, si passa di fianco a greggi di pecore e arcigni cani pastore.

In mezzo al vento, ai panorami che si aprono appena si guadagna la fine di una salita, nella solitudine del respiro affannato della corsa…ti aspetti che ti compaia la Sibilla che abita da secoli questi posti…

2 commenti:

Miticojane ha detto...

Prima o poi la farò, se non altro x mangiare il risotto, complimenti

Cristina ha detto...

@Danilo: prima o poi va fatta!!