domenica 20 settembre 2009

Indovinate il numero del mio pettorale a Porto Recanati!!

Tra la notte bianca in centro ed il terremoto poco prima delle 6, qui stanotte non si è dormito tanto bene.
Davanti al solito bar dove facciamo colazione Giovanni arriva con la barba lunga e gli occhiali da sole, anche se il cielo è nuvoloso, io ho una bella lingua felpata e il caffè non mi fa nessun effetto.
Ci sono tutte le premesse perché quella di oggi sia una di quelle giornate, una di quelle in cui sei una schifezza, una di quelle in cui anche un solo passo in più vale oro tanto quanto pesa, una di quelle in cui la strada sotto i piedi non scorre, una di quelle in cui dentro hai una carogna e lotti per non farla uscire.

Ecco, oggi è andata esattamente così: forse un po’ veloci i primi tre km, ma poi, quando ho sentito che la nausea restava anche dopo aver rallentato, ho capito che era meglio accettare l’idea di quanto sarebbe stato faticoso e lo è stato.
Come sempre ho odiato ogni più piccolo mattoncino di quel maledetto, piatto, affollato, caldo e salmastro lungomare che porta al tanto lontano traguardo.
Il tempo: 1h57’29’’ (circa), 10 minuti abbondanti in più degli anni scorsi….no comment!


“Here we are. Born to be kings
We're the princes of the universe
Here we belong. Fighting to survive
In a world with the darkest powers
And here we are. We're the princes of the universe

Here we belong. Fighting for survival…”
F. Mercury 1986

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie