Stasera, scambiata evidentemente per una professionista, dopo la prima a 4’31’’, vengo reclutata per delle ripetute sui 1000 da un noto frequentatore dell’Italo Conti, un compagno di corsa non si rifiuta mai, ma, consapevole delle mie possibilità e dell’odio che provo per questo tipo di allenamento, subappalto il lavoro a Giovanni.
Si parte per la seconda, lascio andare Giovanni ed il suo nuovo amico, fermo il cronometro a 5’10’’...un tracollo, no scusate, mi sono sbagliata e mi sono fatta 200 m in più: quando l’ossigeno non arriva al cervello non è semplice contare i giri.
Avanti con la terza, ma il recupero da fermi non mi piace, le gambe mi pesano quando si riparte, preferisco correre anche se piano. Stavolta ci sto attenta e registro un 4’34’’.
Per la quarta un 4’37’’ e inizio a dar segni di cedimento: il nostro nuovo amico alza bandiera bianca e si ritira sotto la doccia, noi ci spariamo l’ultima, per me a 4’40’’.
Per stasera basta, inventiamo nuove mosse per lo stretching sul prato e poi sotto la doccia.
Graffito da spogliatoio femminile di cui per ora ho decifrato le prime cinque righe:
" Bri (nomignolo vezzeggiativo che sta per....?)
Ti Voglio un Kasino Di Bene
Ti Amo Da Bestia
Non Ti Voglio Perdere Mai
Non Ci Lasceremo Mai
Sei Unico"
Niente da fare per ora per le ultime tre righe...
giovedì 18 giugno 2009
Ripetute e graffiti
Pubblicato da Cristina alle 22:56
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1 commento:
Fantastico il termine subappaltare una ripetuta!!!!!
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