lunedì 1 giugno 2009

Post Cortina-Dobbiaco



Intanto ho deciso di cambiare lavoro: farò la veggente! Vuoi sapere il tuo futuro? Chiedilo a me che te lo sogno e poi te lo dico...

Sabato mattina prima di partire, dopo i sogni premonitori dei giorni passati, ho fatto una telefonata all'hotel di Dobbiaco che avevo prenotato on line, la signorina mi dice che c'è stato un cambiamento,ma che ci ospiteranno lo stesso in qualche modo, ma per i dettagli dovrei parlare con il suo collega; le lascio il mio numero per esssere richiamata, ma nesuno mi richiama.



Ore 11: Giovanni si è liberato dai suoi impegni e poco dopo partiamo per questi 550 km da fare per andare a Dobbiaco, dove arriviamo verso le 18, ritiriamo il pettorale e andiamo a cercare l'hotel.
Dopo aver scaricato tutti i bagagli, il famoso colllega che avrebbe dovuto telefonarmi, ci dice che purtroppo, per una loro disattenzione, la stanza per noi non c'è.
Però ci hanno trovato posto in un altro hotel di Dobbiaco: è più vicino all'arrivo e costa di meno, ottimo!! Ricarichiamo i bagagli e andiamo.

La nostra nuova stanza è inequivocabilmente una singola a cui è stato aggiunto un letto, si sta un po' stretti, ma, una volta deciso il senso unico alternato negli spostamenti, per una sola notte va più che bene.



La gara: arriviamo a Cortina con uno dei primi autobus e inizia subito a piovere, il cielo è completamente chiuso, per fortuna non c'è vento, ma la temperatura non spera i 10°, le cime delle montagne si intravedono a malapena.

Ci ripariamo dentro il tendone come tutti, bevo un po' di te caldo, approfitto del fatto che nessuno ha voglia di uscire a bagarsi per andare a fare una visita ai bagni. Passo anche sotto i portici per vedere se c'è qualche blogtrotters, ma non mi sembra di vedere nessuno, ho troppo freddo e il tempo è sempe uno schifo, torno al caldo ad aspettare.



Ci dirigiamo alle gabbie all'ultimo minuto, piove ancora, smette a tratti, ma che esca il sole non c'è speranza.

Io e Giovanni siamo talmente in fondo che non si sente nemmeno quello che dice lo speaker dal palco, davanti a noi ci sono 3000 persone, pigiate e strette l'una all'altra per sentire meno freddo.

La partenza è lentissima, ci sono un paio di chilometri in cui si corre gomito a gomito, perchè il sentiero non è largo più di due metri: il primo km passa a 6'30'', ma anche i sucessivi non si discostano troppo da questo.

Appena ci allarghiamo ne approfitto per togliere in poncho di plastica, tanto piove poco, lo infilo sotto la prima maglia e starà lì per tutti i 30 km a tenermi caldo alla pancia.



Si va in leggera salita e qui sorpassiamo molte persone, non è faticosa, procedo zigzagando, Giovanni dice che forse vado un po' troppo forte, di sicuro ha ragione, ma ho le mani ed i piedi freddi, devo darmi una scaldata...

Poco prima del quindicesimo km, scrutando tra le gocce d'acqua che cadono dalla visiera del cappello, vedo davanti a me una ragazza con una lunga treccia, mi sembra familiare, la raggiungiamo e le chiedo se è Sara: è lei!! (Almeno un blogtrotters l'ho visto).

Corriamo più o meno insieme fino al ventesimo, qui mi attardo un po' al ristoro e Sara va avanti per la sua strada.

E' da qualche chilometro che andiamo in discesa, ma le gambe non si muovono troppo sciolte, la pioggia ha raffreddato i muscoli, la discesa non mi aiuta e si inizia a sentire un po' di stanchezza: tutto quello che c'è sopra la mezza maratona per me è ancora un mondo da esplorare.



A testa bassa si va avanti e alla fine arrivo: il cronometro ufficiale segna 2h55', il mio orologio si è fermato da un pezzo, mentre traffiavo con le maniche per tenere al caldo le mani, il real time dal sito della TDS è 2h52'.



Doccia calda nella piscina dell'albergo, pranzo veloce con birra e speck, poi siamo già in macchina per tornare a casa.

Esattamente 12 ore dopo la partenza da Cortina, sono a casa mia che mi cucino una bistecca gigante sulla piastra e alla domanda che mi viene fatta "La rifaresti?" rispondo "Si, per lo meno per vedere com'è con il sole..."

5 commenti:

Lucky73 ha detto...

Che Bel Racconto! Mostra una grande sicurezza nel pre gara, durante la gara e nel post gara con annessa bisteccona!

Mi è sembrato di leggere il racconto di una veterana su queste distanze!

Bravissima!!!

Sarah Burgarella ha detto...

Ciao Cristina! E' stato un piacere anche per me incontrarti!

Una cosa, se la prossima volta ci sarà il sole: ho fatto questa gara anche l'anno scorso, con un bel sole, ed era stata una sofferenza. Caldo senza aria a Cortina, aria fredda e mal di stomaco al passo, di nuovo caldo senza aria a Dobbiaco. Ieri invece era freddo e umido, sì (me ne accorgo dalla schiena... :-), però non ci sono stati sbalzi, la temperatura è rimasta più o meno la stessa. Anche gli altri miei compagni di squadra hanno preferito così, migliorando i loro tempi. La montagna è sempre un punto interrogativo! Alla prossima!

GIAN CARLO ha detto...

Per essere una marinaia direi che te la sei cavata benone.

franchino ha detto...

Dì la verità... Ti sei fatta i 30 km per giustificare Weiss e speck del dopogara ;-)
Dai che il prossimo anno fa bello e ci si becca tutti su. A proposito, che dice la palla di cristallo?!

Cristina ha detto...

@Lucky: avevo dietro una valigia grande come una casa, m'ero portata di tutto, non sono una grn veterana, ma in tre anni, da quando corro, un po' di trucchi li ho imparati!

@Sara: alla prossima con molto piacere!

@Giancarlo sono solo un mezzomarinaio! Però qualche corsa in montagna sugli Appennini tornerò a farla quest'estate, non saranno come la Marmolada, ma si difendono...

@Franchino, m'hai scoperto, birra Forts prima e dopo la gara, peccato che poi dovevamo guidare.
La sfera dice: Soldatino King e D'Artagnan....vincenti!!!