martedì 12 febbraio 2008

Metodo TF

Sabato 26 km collinari per “preparare” il cross di domenica mattina: 4 km piatti.
Dopo i 26 km non vi arrendete al divano e ve ne andate di qua e di là a zonzo senza meta, almeno fino alle sette di sera, poi, prima che le gambe vi abbandonino definitivamente, potete mettervi a letto.
Domenica mattina fate colazione al bar e poi andate, con un’ora di anticipo sulla partenza, alla gara di cross, ma, nonostante siate in anticipo vi perdete in chiacchiere e fate si e no in tempo a cambiarvi e a partire con gli altri.
Primo giro a tutta, ma proprio a tutta, perché pensate: “..e che saranno mai 4 km”, poi, siccome è la somma che fa il totale (4+26=30), poco dopo aver iniziato il secondo ed ultimo giro, avete le gambe zavorrate per benino, però al traguardo ci arrivate, ma con quasi lo stesso tempo (un minuto scarso in meno, per la verità) del cross precedente, solo che quello era tutto tranne che piatto.
Un sorso di tè caldo e poi si prosegue per altri 6 km, accompagnando Fabio che fa riscaldamento.
La vostra posizione in classifica non è certamente vertiginosa, anzi siete nei bassifondi, ma tirate le somme, potete fregiarvi dell’ambito titolo “36 km in due giorni e riesco anche a raccontarlo”.
Eccoci agli effetti collaterali: appena ci si ferma sale improvvisa una voglia di birra, meglio se rossa e doppio malto, nel rapporto di una media circa ogni 7 km percorsi.


“Ok, cervello, io non piaccio a te e tu non piaci a me, quindi fai solo questo per me e continuerò a ucciderti con la birra.” (Homer J. Simpson settore 7G)

“Ok, polpacci, io non piaccio a voi e voi non piacete a me, quindi fate solo questo per me e continuerò ad uccidervi con la birra.” (Cristina B. categoria TF-Tartaruga Femmina)

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