martedì 4 settembre 2012

Trofeo Grotte di Frasassi




C’era un’aria da riapertura delle scuole alla 12 km delle Grotte di Frasassi domenica.
Gente che si rivede e si saluta.
Una luce opaca, da fine estate, con il sole un po’ velato.
L’aria fresca che piano piano si scalda e che io mi presento spavalda come se dovessi andare al mare: shorts e sandali.
Un rientro dalle ferie, un ritorno alle corse “quelle solite sull’asfalto”.
Qualcuno ha fatto i compiti durante le vacanze, qualcuno no e si preoccupa perchè, anche se il volantino della gara dice “percorso pianeggiante”, chi l’ha già fatta, lo sa che un po’ di salita c’è, non tanta, ma fastidiosa.

Oso una partenza spregiudicata, anche se dal fondo.

Primi 3 km: resisto bene.
S’è formato un gruppo, guarda il tempo ad ogni cartello e sentenzia che sarebbe meglio rallentare, ma nessuno prende l’iniziativa e si rimanda sempre al chilometro successivo.

Km 6: corro ufficialmente sotto i 5’/km, nonostante le soste comode ai ristori. Attendo il calo.

Km 9: ci sono ancora e per ora nessun cedimento. Il gruppo si è un po’ sfaldato. Sparsi qua e là occupiamo tutta la strada a due corsie, senza macchine.
A valanga cerchiamo di sfruttare la leggera discesa e di arrivare alla fine.
Uno scalpita e mi dice: “Io allungherei” “Prego, fai pure ci vediamo all’arrivo”.
Un altro si è un po’ attardato, ma un passo alla volta recupera.
Poi sbuca uno da dietro che a meno di 1 km dall’arrivo decide per un arrivo a bomba sul traguardo.
Più avanti, l’eco, che si crea nella gola formata dalle montagne, mi rimanda le voci chi sta davanti.

E poi arrivo: 56’55”.

Prima domenica di settembre andata.

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