lunedì 29 marzo 2010

16° giro del faro

L’estate ha un odore (per me), quello degli aghi di pino secchi che coprono la terra, da cui sale un odore penetrante, un misto di balsamico e calore inconfondibile.
Ieri l’ho sentito per la prima volta, dopo mesi di pioggia e di freddo, dietro una curva, alla sommità di una salita durata 6 km, mentre respiravo con ogni più nascosto alveolo, cercando di far entrare tutto l’ossigeno che poteva servire per arrivare in cima…lì, imboccando una strada laterale, da dove finalmente iniziava un po’ di discesa, lì mi aspettava quell’onda benefica.
“Finalmente arriva l’estate!!” è la prima cosa che penso…la seconda è “Quanto è ripida questa discesa, in fondo ci arrivo con le gambe smontate…”.

I primi 6 km del giro del Faro sono tanti tornanti in salita, che dalla spiaggia salgono in collina, più si sale e più il panorama del mare e della costa si allarga, allora si vedono le scie delle vele dei marinai della domenica, le spiagge ancora da sistemare, si vede un serpentello di podisti che a testa bassa sale, contorcendosi tra ciclisti colorati, qualche macchina. e molti motociclisti.
Poi inizia la parte migliore: il mare non si vede più e si corre lungo una strada di campagna, tra le querce, nella pace più assoluta.
Sarebbe tutto perfetto, sarebbe un momento di grande godimento podistico se, le mie gambe non fossero già state messe a dura prova dalla salita, dalla discesa, ma soprattutto dal poco allenamento di queste settimane….sarebbe il momento di lasciarle andare, ma loro sono timide..

Poi al nono chilometro arriva quello che non ti aspetti, quando ormai si pensava di rotolare a valle fino al traguardo: un bel muro, un’altra salita traditrice, vedo sulla sommità i volontari della Croce Rossa, tre avvoltoi in attesa..

Ancora tre chilometri di nuovo in discesa, con la fastidiosa sensazione di andare molto piano, troppo piano.
Ma quello che importa è che ritorna il bel tempo, che corro con le maniche corte e che il sole inizia a scaldare i polpacci.

giovedì 25 marzo 2010

8km di musica


Me lo avevano regalato a Natale, ma è rimasto nel cassetto fino a ieri sera quando, per il primo allenamento outdoor del 2010, ho deciso di provarlo.
Sto parlando di un cappello in lana con cuffie audio incorporate (hi-head). A dir la verità si tratta di un accessorio un po' fashion, ma la corsa lo ha adottato senza problemi.

Ascoltando un po' di musica ho macinato 8km in tranquillità, perdendo un po' di tempo anche per calibrare il mio footpod ormai fuori taratura.
Il ritmo di corsa non è stato super (ho impiegato poco meno di 50minuti), ma considerati anche i piccoli stop per la taratura, non è andata male.

bene: cappello promosso per corse lontane da traffico e forti rumori (le cuffie cucite all'interno del bordo fanno quello che possono, ma il volume non è mai abbastanza da coprire il motore delle auto)

male: i miei piedi sono doloranti dalla corsa di domenica, ed ancora non vogliono saperne di smetterla!

lunedì 22 marzo 2010

14° marcia della Valle del Chienti



Intanto le foto del podio, dove ovviamente non troverete né me né Giovanni…

Ma poi ci sono le storie delle retrovie: la mia.
In questa storia parto nel gruppo, un po’ troppo veloce per la verità, ma ho la saggia esperienza di non andare dietro a Giovanni che si butta in avanti e già al secondo km ho trovato il mio passo.
Poco prima della salita del quarto chilometro sento arrivare una mandria da dietro, la guidano un paio di donne, sento il calpestio, il loro vociare, mi inglobano, poi, in discesa, mi lasciano alle spalle e io saluto con cortesia.

Quinto chilometro: si imbocca una strada bianca e polverosa in campagna, me la ricordo, c’era anche l’anno scorso, ho raggiunto una donna e ci affianchiamo, segue un breve scambio di opinioni femminili, intralciato da un suo compagno di squadra che insiste che, se riusciamo a parlare, possiamo anche correr più veloci.

Sono su un rettilineo e vedo il cartello del settimo km, chiacchierando i km scorrono e la fatica si amministra meglio, le gambe, a cui no ho badato finora, fanno il loro dovere.
Dopo l’ottavo la mia compagna ha un po’ ceduto, o sono io che vado più veloce, non lo so, sta di fatto mi ritrovo a tallonare una tipa che prima mi sembrava un puntino lontano, la sorpasso e ne riprendo anche un’altra appena passato il nono.

Mantengo la rotta e la velocità, neanche avessi il pilota automatico…poi l’intoppo: la tosse che ancora non mi è passata, la nausea per lo sforzo, la pericolosa sensazione che di lì a poco avrei anche potuto vomitare e mi vedo sfilare a meno di duecento metri dal traguardo, una a destra e l’atra a sinistra, le due donne faticosamente riprese prima.

Porca puzzola!!
Dovrei essere arrabbiata con me, perché, se ho capito bene sono arrivata ventunesima o ventiduesima e premiavano le prime venti??
O forse dovrei compiacermi per aver finito una gara aumentando nel finale, cosa che riesco quasi mai a fare??
Io sto con la seconda che ho detto….
Tempo finale: 51’03’’ (tre minuti meglio dell’anno scorso).

giovedì 18 marzo 2010

Buongiorno a tutti



Poche certezze, tra queste che domenica corro a Trodica.
...che Giovanni per ora è casa con 38 di febbre.
...che ieri sera i soliti 10 km erano più lunghi del solito.
...che i quadricipiti sono muscoli di cui non sono dotata, ma in compenso ho polpacci da vendere.
...che da oggi il mio dentista sarà ancora più ricco e che però è arrivata l'ora di smettere di vederlo (per fortuna).
...che c'è finalmente un'aria gentile, un timido odore di primavera.
...che stasera la cosa migliore sarebbe correre di nuovo.

martedì 16 marzo 2010

il giorno dopo

Ecco i risultati di domenica: 289^a posizione su 367 arrivati. Che disastro! anche se sono senza allenamento, mancava poco per arrivare ultimo. Magari ci riesco la prossima volta.

Intanto ieri sera, per far riprendere un po' le gambe, ho fatto mezz'ora di ellittica (spero che si chiami così). Non so se ho fatto bene, ma oggi le gambe stanno un po' meglio.

alla prossima!

lunedì 15 marzo 2010

altre foto

Al resoconto di Cristina aggiungo solo alcune foto; la prima che la ritraggono nei primi momenti della gara..... in fila per la sosta fondamentale di ogni pre-gara!
La seconda mostra come Civitanova sia "avanti" rispetto a molti altri centri della zona: il wi-fi in piazza!! (anche se non avevo nulla per provare ci fosse)

Chiudo con un grido: ho le gambe a pezzi!!

domenica 14 marzo 2010

E' andata come doveva andare...






Non avevamo obbiettivi, ma solo una speranza: finirla!
E l'abbiamo finita, anche se con molta fatica ed un tempo, almeno per me, inguardabile: 2h04'54''.
Un tempo infinito, considerando che questa di Civitanova è forse l'unica mezzamaratona piatta che si può trovare in zona.

Primo giro: abbastanza bene, cerco di correre rilassata, senza pensieri, senza guardare i km nè il tempo, perchè lo so che è lunga e io non ho nelle gambe 21 km, ma non voglio preoccuparmene prima che la situazione si faccia veramente dura.
Osservo la gente intorno che corre con me e quella sui marciapiedi, cerco di non guardare troppo davanti per non farmi scoraggiare dalla lunghezza infinita del lungomare.

Secondo giro: se fosse il terzo sarebbe meglio, inizio a sentire la stanchezza. Al decimo guardo il tempo: 53' precisi, penzavo peggio, ma siamo solo a metà (anzi un po' meno).
Il lungomare mi sembra non finire più.
Ho deciso di non provare nemmeno ad articolare un pensiero positivo, tipo "Dai che metà l'hai passata", perchè mi sarei risposta che "La seconda parte è peggio della seconda", oppure "Un passo alla volta si arriva"...tanto sarebbero pensieri inutili e faticosi.

Terzo giro: si corre sulla colla e smetto di pensare a qualunque cosa.
Poi al 18 km incrocio dall'altra parte Giovanni che ancora corre e mi ricordo perchè sono lì: finire ed è quello che sto facendo.
I probiviri agli incroci iniziano a dare segni di insofferenza, le signore in pelliccia e con il tacco comodo 2,5 cm in uscita dalla messa vanno veloci più di me, il corso è animato dal pigro passeggio domenicale, le macchine iniziano a strombazzare contro il prolungarsi della viabilità modificata...

In mezzo a tutto questo arrivo io, mentre sul palco stanno già premiando le donne.

lunedì 8 marzo 2010

36° Stracivitanova



Andiamo a sbatterci il muso.
Andiamo a vedere cosa si prova.
Andiamo per ripeterci come un mantra accusatorio: "sei una cogliona....cogliona...."
Andiamo perchè così imparo a trascurarmi e a non correre in settimana.
Andiamo perchè se non vado forse me ne pento.
Andiamo perchè da qualche parte bisogna pur ricominciare.
Andiamo e basta!

Andiamo.....e speriamo di finirla.

Domenica Stracivitanova.

L'unica cosa certa è che ci arriverò riposata.

lunedì 1 marzo 2010

Inizia il mio 2010

Solo poche righe per inaugurare la mia stagione 2010, iniziata domenica a Cattolica con i primi km di strada. Prima di ieri, ho solo corso sul tapis-roulant, rubando un po' di tempo alla piscina o alla palestra.
Ora non so proprio come fare ad inserire altri allenamenti nella settimana già piena, ma dovrò trovare il modo di correre almeno un paio di volte. Vedremo.

Intanto il mio conta km inizia a muoversi. A presto.