lunedì 25 luglio 2011

La biscia è un brutta bestia!

5 chilometri scarsi di apnea: mi ero convinta a correrli tutti d'un fiato. Tanto sono pochi e passano presto.
Alla partenza in discesa mi muovo leggiadra come una palla medica, i tornanti sembrano non finire mai e la discesa ripida non mi è di alcun conforto.

Poi arriva il sentiero ed un po' di pianura: sto sul lato destro e faccio qualche sorpasso, in mezzo ad un polverone alzato dalle gambe che mi precedono.

Prima salitella: niente di minimamente paragonabile a quello che ho patito domenica scorsa sul Carpegna, quindi corro all'unico ristoro previsto per noi che facciamo la gara corta.

Faccio un po' di passi bevendo e poi si ricomincia a salire, ma molto dolcemente.
Al quarto chilometro mi passa sotto i piedi una biscia: mi scappa un urlo che fa tremare tutta la valle e voltare l'intera fila dei podisti che mi precedono.
Scusate ma tollero gli insetti, sto alla larga dalle lucertole, mi vanno bene tutti gli animali pelosi con quattro zampe ed una coda, i pennuti purchè stiano alla larga dalla mia testa, non ho opinioni nè occasioni d'incontro con gli anfibi...ma i rettili mi istigano all'urlo isterico e alla paralisi come una sfigata damina del 1860.

Quello schifo di biscia mi lascia libero il passaggio prima ancora di esaurire l'urlo: mi rimetto in sesto e affronto gli ultimi due chilometri. Arrivo con il cuore in gola, per lo sforzo dello sprint finale più che per il brutto incontro.
Un minuto in più dell'anno scorso.

Poi attendo che parta e arrivi il gruppo degli 11 km di cui fa parte Giovanni.
Il mio grande talento fotografico lo ritrae all'arrivo in versione poltergeist.

Ora aspetto che torni il caldo e spero che mercoledi sera a Falconara non piova: si va a questa noncompetitiva e magari dopo a farci una birra...

1 commento:

Furio ha detto...

Povera, devi averla terrorizzata!