domenica 14 gennaio 2007

...e seconde impressioni.

Per la cronaca ho partecipato anche io al varo del Polar, perché in fondo era un motivo per fare una corsa insieme; per tutta la settimana abbiamo avuto sole e cielo azzurro per andare al lavoro, per il weekend due giorni di nebbia densa ed insistente…no comment!

C’era un grande traffico podistico, nel senso che ne abbiamo incontrati di personaggi che correvano: quelli con la fascia in testa e quelli con il cappello, quelli con i guanti, quelli già con i pantaloni corti, quelli con la tuta di ciniglia (a volte ritornano!)…quelli vestiti come noi e ci salutiamo perché, non ci siamo mai presentati, ma corriamo per lo stesso gruppo.
Noi eravamo quelli vestiti uguali, ma Giovanni era riconoscibile perché era uscito da casa con un topo sulla scarpa sinistra, ovvero il famoso Polar.

Il mio Polar ha fatto i capricci…secondo lui dovevo essere morta d’infarto appena fatti i primi cento metri…o magari non andava d’accordo con quello di Giovanni: non credo possibile che, appena arrivata al solito parcheggio, segnasse 67 e poi, da quando Giovanni ha azionato il suo, sempre numeri superiori al 190/200..Si sarà sentito minacciato, avrà voluto strafare e, per non sfigurare davanti al nuovo arrivato, si è esibito nella somma dei valori di entrambi?
Mi fido più di come mi sento e non l’ho guardato più per tutto il tempo.

Corsa tranquilla e urbana, attraverso il passeggio domenicale, dalla periferia al centro di Ancona, con ritorno in salita.
Grandiosa la rissa tra automobilisti ad un incrocio: una biondina urlante e tirapugni con ragazzo al seguito contro un tipo basso con giubbetto di pelle nera che invece tirava calci insieme all’amico spilungone, che, appena i rivali si allontanavano, riaccendeva gli animi suonando il gong! Il traffico e le auto rendono nervosi.. meglio andare a piedi.

Fine della corsa con grande domande esistenziale e composta reazione zen:
“Allora, secondo il topo, quanto abbiamo corso?”
“Adesso te lo dico… 14 ….16….bo..mi vado a leggere meglio le istruzioni”

Conclusione: spero che ci siano altre uscite con il topo da laboratorio!

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