sabato 9 dicembre 2006

Attenziò concentraziò ritmo e vitalità

Oggi è spuntato fuori il mio lettore MP3, era rimasto nella borsa del mare, talmente scarico che nemmeno si accendeva. Lo attacco alla porta usb per vedere cosa c’è dentro e per ricaricarlo un po’…charging charging…usb connected…ecc e alla fine esce fuori un bel minestrone: Bandabardò, Iron Maiden, Renato Zero!

Allora vado a isolarmi dal mondo correndo con i decibel sfonda timpani, ma mi raccomando si sta sui marciapiedi, si attraversa sulle strisce pedonali, si aspetta il verde ai semafori, ecc…
Improvviso un abbigliamento invernale perché oggi ho freddo: maglia di lana (che dopo un po’ che sudi sa di pecora o cane bagnato), maglia di cotone a maniche lunghe, pantaloni al ginocchio, giubbettino antivento, niente cappello per carità e poi guanti di pile più brutti del brutto, praticamente un pugno in un occhio ed è un peccato perché stavolta avevo messo insieme una divisa cromaticamente coerente, pazienza!
Sono pronta…piove, pare di no, mettiamo le cuffie, e..ON si parte.

Facciamo scegliere a lui cosa vuole farmi ascoltare…vediamo se distinguo le parole… “I'm running of my time, I'm running out of breath and now it's getting , so I can't sleep at night in the day, I feel like death…” forse non è ben augurante, ma sono comunque gli Iron Maiden! Faccio anche la faccia cattiva e procedo velocemente.

Da quel luogo ameno che è la Baraccola, vado verso Passo Varano, trovo anche una strada sterrata (c’era scritto Vietato Entrare, ma sono dettagli) la percorro tutta, passa sotto l’asse attrezzato di fianco alla ferrovia, riesco a sentire, nonostante la musica, il rumore del traffico, poi devo tornare indietro perché non sbuca da nessuna parte.
Prendo la direzione dello stadio, intanto le canzoni passano, cosa sento? Sempre The Best of Iron Maiden.

Arrivo alla stazione di Passo Varano, intanto è uscito il sole, mi organizzo per tornare indietro e vado verso i quartieri nuovi, arriva anche il momento dell’ultima canzone, qualcosa tipo “Fears of the dark”; vediamo cosa sceglierà ora il caso….E vai ultimo quarto d’ora in compagnia di Renato!!
Ma vi risparmio i particolari perché so che non piace a tutti.
Arrivo a casa e una voce famigliare mi fa le sue raccomandazioni:

"Guai! A chi ti guarda negli occhi e non sa chi sei…
Guai! A chi ti dorme vicino e non sa che vuoi…
Guai! A chi s’impossessa dei sogni tuoi…
Guai! A chi non ti lascia impazzire mai…
Guai! A chi ti strappa il sorriso con la bugia…
Guai! A chi ti vende al mercato della follia…
Guai! A chi riesce ad ucciderti con un no…
Guai! A chi ha deciso da sempre che non si può…"


Purtroppo per loro, non sono abbastanza in forma per dare la possibilità di esibirsi anche ai ragazzi della Bandabardò..sarà per la prossima uscita… “se mi rilasso collasso mi manca l’aria e l’allegria..”
Per la cronaca il concerto è durato un’ora e dieci minuti, per i km vi farò sapere

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