martedì 7 novembre 2006

New York..non sto arrivando

Ieri sera una coppia di simpatici signori (marito&moglie) che, da quando ho iniziato a correre, mi chiede come vanno i miei allenamenti e quali gare ho fatto ultimamente, vedendomi, mi dice di essere sorpresa perchè non pensava che avrei fatto in tempo a tornare così velocemente da New York!
Sorrido e confesso subito che la maratona è assolutamente al di fuori della mia portata in questo momento, anzi, se non sto attenta e non ricomincio ad allenarmi tra un pò ci saranno problemi anche con la mezza maratona! Non ci penso nemmeno ad una gara dove si parte in 38000 anime: faccio fatica alla partenza, quando siamo qualche centinaio di persone, a stare in mezzo a quella massa di calzoncini e canotte; un fiume di gente come quello di New York mi travolgerebbe dopo pochi passi.

Non mi sono mai posta limiti, ma 42 km sono una esagerazione, sopratutto per chi al massimo ne ha fatti solo 21 e nella corsa la moltiplicazione non vale: 42 non è il doppio di 21, è molto di più (...Filippide non ha fatto in tempo a rilasciare nessuna intervista dopo la sua impresa, era troppo preso a tirare le cuoia).

Penso con piacere con ormai alcune persone diano per scontato che corro e quindi mi chiedono, scherzando, come mi sono trovata a New York.
Altri, ogni tanto, dicono che, prima o poi nella vita, a New York bisogna andarci.... è perchè?
E Firenze Roma Venezia.., non sono città altrettanto eccezionali?

Ho corso solo mezze maratone e scrivo di maratone, non credo che New York mi stia aspettando, ma non credo nemmeno che abbia intenzione di scappare!!
Intano domani torno in palestra...un passo alla volta e si fanno anche 42 chilometri...

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