lunedì 25 marzo 2013

Gira che ti rigira....

Stai lì a farti i problemi, se sia meglio mandare l'e-mail o il fax.
Che se anche la gara parte alle 10 e non è troppo lontana, anche se ci si può iscrivere fino a poco prima della partenza, magari arrivare lì e trovare tutto fatto non sarebbe male.
Di sicuro vorrebbe dire almeno 20 minuti di sonno in più.

Allora si manda una e-mail verso l'ignoto, che lo so che se sei un singolo è facile che la mattina della gara ti devi reiscrivere.

Invece arrivi lì davanti e scopri che la gara quest'anno è diventata non competitiva e la tua e-mail manco è stata scaricata dal server di posta.

Questo significa:

  • niente giudice panzone e giurassico che intralcia le iscrizioni
  • niente numero o chip
  • niente categorie
  • ognuno si scriva il suo nome sul cartoncino da attaccare alla maglietta
  • nessuna classifica, solo un po' di riguardo per i primi 10
  • 2.5 euro di quota d'iscrizione
Eppure abbiamo avuto, nonostante il "declassamento":
  • il solito bel percorso panoramico con gli incroci ben sorvegliati ed i ristori
  • una linea di partenza ed un traguardo da tagliare con qualche applauso
  • l'ambulanza....che speriamo non serva mai, ma se sta nei paraggi è meglio
  • i soliti "amici di corsa" da salutare, tutti sempre acciaccati, ma ce ne fosse uno che si ferma
  • pane e Nutella e the in abbondanza pure per chi non ha corso
  • una tonnellata di volantini di gare da fare da qui fino alla fine dell'anno
E alla fine che sia competitiva o no il risultato per me è sempre lo stesso: tengo duro in salita così poi non mi restano le gambe per la discesa.....sempre la solita!

venerdì 22 marzo 2013

Domenica si va a nord!


lunedì 18 marzo 2013

Marcialonga della Valle del Chienti....pensavo andasse male...

La premessa di ogni giornata storta è la sveglia che non suona.



L'asso nella manica è la borsa già pronta ed il non aver bisogno di fare colazione, che tanto io non la faccio mai.

La provvidenza sono un mucchio di vestiti spiegazzati abbandonati da sempre sulla sedia, pronti all'uso, buoni per ogni occasione (che sia uscire per sgranchire il cane, aprire al postino che suona di sabato mattina, o andare alle poste a pagare qualche bollettino) da indossare al volo, anche prima di sapere se fuori è freddo o no.

La fortuna è che la gara di oggi è a soli 40' dal garage di casa (sfidando un po' i limiti di velocità).

Il bello è che c'è il sole, anche se fa freddo.

Il brutto è che in settimana non si corre molto e non ci si sente per niente splendidi.

Poi c'è la certezza matematica che 10 km non sono 21 e si potrebbe anche provare a farli senza preoccuparsi troppo della fatica, che tanto ce la caviamo in meno di un'ora.

E la sorpresa alla fine: 48' 03'' per 10 km!

Il sospetto che non fossero 10 km.
I GPS altrui invece confermano che ho fatto un'impresa.

martedì 12 marzo 2013

Stracivitanova Stracaldo

La domenica di caldo che non ti aspetti.

La solita gara di Civitanova: due giri infiniti del lungomare.
Prima della partenza, mi raccomando, lamentarsi di tutto, iniziando dai costi di iscrizione per posi passare alle altre varie ed eventuali. Niente che non fosse stato ben messo per iscritto nel regolamento e, mentre ti ascolto caro podista, mi chiedo: se non ti sta bene quasi il 90% di come la gara è stata organizzata, perchè ci sei venuto...?

E poi la gara.
Gente evaporata dopo la partenza, spariti, squagliati dal caldo a metà percorso, incapaci di arrivare sani al salvifico ristoro dietro il porto.
Maschere di fatica, lucide di sudore.
Incoscienti con indosso addirittura i guanti.
Le pozzanghere del nono chilometro prosciugate al secondo passaggio.

1 h 53' minuti di corsa sotto il sole. Un po' di abbronzatura è sempre una cosa gradita.

Si esce dal tunnel dell'inverno

mercoledì 6 marzo 2013

"Tra valli e piente"...i'm back


Ravenna ore 7:50 di una freddissima domenica mattina, in mezzo ad un parcheggio ancora vuoto.
Ho sbagliato come al solito a mettere la sveglia e sono talmente in anticipo che potrei anche dare una mano a gonfiare il salsicciotto dell’arrivo.
Ad ogni sbadiglio mi si disarticola la mandibola.
Prima della pelle ho almeno 4 strati d’indumenti e non mi ricordo se ho tolto il pigiama.
Nessuna voglia di spogliarsi, prendere freddo, ma soprattutto un senso di vomito solo al pensiero di mettersi a faticare per 21 km.
Eppure ieri sera la voglia di venire su e correre ce l’avevo.
La cerco bevendo un caffè.

E mi ricordo che due anni fa ero qui ed è stato un disastro: la peggior mezza maratona della mia vita, l’unica volta che ci ho messo più di due ore.
Ma qualcosa deve essermi piaciuto per esserci tornata a questa “Tra valli e pinete”.

L’odore della pineta.
Il silenzio degli alberi e del bosco.
L’accento romagnolo.
La stessa brezza marina di casa, quella dell’Adriatico, che soffia e che porta quell’odore familiare di salmastro e con un vago retrogusto d’ottani.

Adesso lo so perché sono tornata: perché, anche se la gara era andata malissimo e alla fine ero arrivata camminando, la corsa m’era piaciuta.

Ecco il perché della sveglia all’alba e dei 150 km di A14.

Quando finalmente si parte (ore 9:30) ho trovato tutto: la voglia di correre, il coraggio di svestirmi, l’audacia di indossare i pantaloni a metà gamba, niente maglie pesanti, solo i guanti, che però arriveranno a mala pena al terzo chilometro.

Avanti tutta finché il fiato e le gambe reggono, con soste comode ai ristori, perché non è il caso di strozzarsi con il the solo per arrivare trecento novantanovesima anziché quattrocentesima.

Quindi un buon ritmo fino al diciassettesimo, poi quattro bei chilometri da stringere i denti, a testa bassa, controvento.

1h 50’ 45’’…resta un mistero perché sia presente in classifica a giorni alterni: oggi per esempio non ci sono….